Re: L'onere della prova.

Inviato da  toussaint il 1/9/2015 17:56:27
E raccogliendo la provocazione di invisibile, certo anche l'esistenza di cose invisibili, dunque non tangibili, non misurabili, in sostanza non osservabili, può essere dedotta soggettivamente (perché ricordiamo che la decisione è un processo sempre soggettivo e probabilistico) proprio in base alla bassa probabilità che un dato fenomeno sia invece attribuibile a cause tangibili.
In sostanza, se il possibile come causa è impossibile, allora non resta che l'impossibile.
Se una persona rivive, a distanza di diverse generazioni, la stessa situazione di un suo antico parente, senza aver mai saputo nulla riguardo a quella stessa situazione (vedasi Costellazioni Familiari), allora è ovvio che entra in gioco qualcosa che non può essere riportato nei canonici binari del determinismo causa-effetto, per cui la causa possibile diventa impossibile, e a quel punto sarà la soggettività dell'individuo a stabilire quali, tra le cause impossibili secondo l'ottica deterministica, sia la più probabile, ossia l'anima, il karma, la metempsicosi, gli angeli custodi, le fratture spazio-temporali, i mondi paralleli ecc. ecc.
Di certo, in questo caso non si possono tirare in ballo i palloni sonda o altre mirabilie cicappine atte a tappare qualsiasi buco...

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