Re: L'onere della prova.

Inviato da  toussaint il 1/9/2015 16:13:20
AntonioB, hai scelto l'esempio sbagliato, capita.
Come dice Sertes, l'affermazione di esistenza o di non esistenza è una semplice Decisione che, come tale, è sempre relativa e transeunte e si basa (anche quando assume la parvenza esteriore di certezza, che è appunto solo parvenza, non esistendo mai la certezza, in qualunque campo) su un calcolo delle probabilità, in quanto tale sempre soggettivo.
In sostanza, io affermo A quando osservo, secondo i miei parametri del tutto soggettivi, che la probabilità di A è superiore, e di un Delta appunto stabilito su canoni assolutamente soggettivi, alla probabilità di nonA.
Nel caso delle elezioni politiche del 2006, io ti posso affermare (soggettivamente, ovvio, ma in assoluta coerenza con le mie osservazioni, dunque senza alcun vincolo pregiudiziale) che quelle elezioni furono truccate, in quanto rimasi collegato con il sito del Ministero dell'Interno fino alle 3 di notte e, con precisione matematica, ad ogni aggiornamento scandito dallo stesso intervallo temporale, la distanza tra centrosinistra e centrodestra si riduceva sempre nella stessa, identica, misura.
Evento con probabilità infinitesimale e che poteva essere prodotto, con probabilità quasi pari a 1, solo da un software.

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