Re: L'onere della prova.

Inviato da  zeppelin il 1/9/2015 13:16:42
Citazione:

Sertes ha scritto:
2) puoi affermare "non ci sono elefanti viola in questa stanza", cioè con due vincoli di spazio (in questa stanza) e tempo (adesso) si può anche affermare la non-esistenza.


Ragionamento corretto ma faccio il pistino-rompicoglioni: dire che "non ci sono elefanti viola in questa stanza" non è l'equivalente di "non esistono elefanti viola in questa stanza", che semanticamente è scorretto; è l'equivalente piuttosto di: "non sono presenti elefanti viola in questa stanza". La parola esistenza e la parola presenza hanno due significati diversi. L'esistenza, di per sé, è una qualità che trascende almeno lo spazio e non riuscirei a dire "non esiste mia madre in questa stanza ora" senza mettermi a ridere.

Tra la non-esistenza e l'esistenza c'è l'ipotesi di esistenza.
L'ipotesi di esistenza è tanto più probabile quanti più fatti coincidono nel confermarla, senza tuttavia conclamarla fino ad una prova certa di esistenza, che deve essere diretta.
Per esempio: nell'antichità il fulmine poteva essere considerato una prova dell'esistenza di Zeus, oggi è prova dell'esistenza dell'elettricità.
Si è provata l'esistenza dell'elettricità e non si è provata l'esistenza (né la non-esistenza) di Zeus, ma il fatto in oggetto è rimasto invariato.

La cultura e intuizione personale, unita alla cultura sociale corrente, permette di sviluppare ipotesi che spiegano determinati fenomeni, grandi o piccoli, ipotizzando l'esistenza di qualche entità (il Bosone di Higgs?) che dovrà in qualche modo essere confermata. Sapendo e caratteristiche di quel che cerchiamo sarò più facile trovarlo...

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