Re: CREDO MUTWA, UN GRANDE ANZIANO SCIAMANO ZULU'

Inviato da  benitoche il 10/4/2015 11:33:35
Fuoco che si allea spesso con l’acqua, nonostante le loro qualità fisiche, almeno in apparenza, li contrappongano:

il fuoco fa evaporare l’acqua, l’acqua spegne il fuoco. Insieme tuttavia operano al servizio delle Potenze creatrici e sono scaturigine della luce, brodo primordiale nel quale l’embrione umano si sviluppò all’inizio del mondo. Secondo Eraclito di Efeso: «Il fuoco è l’elemento generatore ed è dalle sue trasformazioni, sia che si rarefaccia sia che si condensi, che nascono tutte le cose. Era l’enunciazione filosofica del principio-fuoco, già formulata dai Veda dell’India, da Zoroastro, da Pitagora nella dottrina dell’ecpyrosis, il grande incendio finale che a una creazione consunta e satura ne avvicenda una nuova nata dalle sue ceneri. Plasmato dal fuoco primordiale, l’universo creato dovrà consumarsi nel fuoco. E Steiner trasferisce queste antiche enunciazioni speculative sul piano dell’evoluzione spirituale: «Il fuoco è dunque la porta con la quale si penetra dal di fuori nell’interno delle cose. Quando si guarda un oggetto che brucia, si vedono due cose insieme al fuoco: il fumo e la luce. La luce è nata dal fuoco, ma la si vede? Lo si pensa, ma non è vero. Si vedono solo gli oggetti solidi, liquidi o gassosi rischiarati dalla luce, ma non si vede la luce, perché la luce fisica è in realtà invisibile. Andando dal fuoco alla luce noi entriamo nell’invisibile, nell’eterico, nello spirituale. Con il fumo avviene il contrario. Quando qualcosa brucia noi assistiamo al passaggio dal materiale allo spirituale, e ciò produce la luce. Ma questo passaggio si sconta con il fumo opaco, grazie al quale il fuoco racchiude un elemento spirituale nella materia».

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