Re: Elezioni 2006.

Inviato da  antonioB il 12/9/2015 9:19:59
Spiegazione perchè le teorie di chi pretende di applicare la statistica allo spoglio per vederne brogli sono sbagliate:

La legge dei grandi numeri ha una logica se si conoscono a priori i possibili esiti di un esperimento e le relative probabilità.
Ad esempio il lancio della monetina io so a priori di avere il 50%. Più si effettuano lanci più gli esiti tenderanno ad avvicinarsi alle probabilità a priori. Quindi se faccio 3 lanci potrebbe essere normale avere il 100% testa e 0% croce. Sarebbe strano se ciò accadesse sopo migliaia di lanci (non impossibile, però altamente improbabile).
La teoria dei campioni invece si occupa di esperimenti il cui risultato non è certo a priori. Prima delle elezioni tu non sai a priori quali sono le probabilità di vittoria della schieramento x o y.
La teoria dei campioni serve a prendere una parte dei risultati (campione) e stimarne il totale, ma per essere accurata questo campione deve essere molto rappresentativo rispetto al totale della popolazione.
Prendiamo le elezioni: come faccio a prendere un campione di elettori che siano rappresentativi del totale? Voglio prendere 10mila elettori sui 40 milioni disponibili, come li seleziono?
Posso selezionarlo in base all'età, al comune di residenza o altre mille variabili, ma visto che il voto è segreto e che i risultati delle elezioni cambiano sempre come faccio a dire che quella piccola porzione di elettori rappresenta il totale?
La verità è che a questo rompicapo non c'è soluzione statistica, la statistica può al limite rilevare delle anomalie, ad esempio se in un comune il 100% degli elettori ha votato un partito, ma chi ci dice che questo non sia possibile oppure sia frutto di brogli? Potremmo chiedere ai cittadini di quel comune chi hanno votato, ma chi ci dice che abbiano voglia di rispondere e dire la verità?

In pratica la gente che pretende di applicare il calcolo delle probabilità allo spoglio,solo quello del 2006 tra l'altro,si limita ad applicare semplicemente una legge statistica.
Ma la statistica fallisce laddove non ve ne sono le basi.
L'esempio più scaruso è quello dell'urna con 100 palline di cui 50 nere e 50 bianche.
Seconda la statistica se si estraggono in successione già a metà spoglio dovrebbero essere 25 bianche e 25 nere,quindi per raggiungere la media del 50% non
ci sarebbe bisogno di estrarle tutte.
Ma questo,scusate,è un ragionare da folli.
Perchè si pretende di semplificare un fenomeno complesso come le elezioni con una regoletta.
Se fosse così allora,estremizzando,non ci sarebbe bisogno di far votare tutti i cittadini,basterebbe selezionare un campione rappresentativo di una sola sezione e far votare solo loro.
In realtà il fenomeno è molto più complesso.
Innanzitutto l'Italia è un paese molto disomogeneo elettoralmente.
Nel senso che i partiti e le coalizioni non raggiungono quasi da nessuna parte i loro valori medi.
Ad esempio il PD alle europee del 2014 ha preso il 40,8% totale.
Ma solo in 3 province ha preso la percentuale del 40%,Roma,Novara e Savona.
In tutte le altre province ha preso percentuali molto diverse,o più alte come in Toscana sul 56% o più basse come in Puglia sul 33%.
E poi un'altra variabile,però non facilmente quantificabile.
E cioè che da sempre il centro-nord è più veloce a scrutinare.
Solo dopo arrivano sud ed isole.
Quindi nella prima parte dello spoglio da sempre i partiti di sinistra appaiono più forti
per poi calare.
Però ci sono persone che pretendono si semplificare tutto questo con la formuletta matematica del calcolo delle probabilità ecc.per dire che il tale risultato sarebbe matematicamente impossibile.
Ma è una semplificazione sciocca.
(poi vabbè ognuno crede quello che vuole)
Anche nel caso dell'urna con le palline nere e bianche,le leggi della statistica
non valgono più ad esempio se le palline non sono mischiate.
Se ad esempio le bianche sono sotto e le nere sopra.
Allora all'inizio la legge statistica va in vacca.
Nelle prime estrazioni ci sarà il 100% di nere e solo dopo arriveranno le bianche a riequilibrare il conteggio.
E con le elezioni è più o meno uguale.

Ma poi quello che mi lascia stupito è il fatto che la gente dia tanta importanza ad un fenomeno che in fondo è limitato.
Nel 2006 col 50% delle sezioni scrutinate il CSX era al 51,5% ed il CDX al 48%.
Siccome chiuderanno al 49,8 e 49,7% vorrà dire che il CDX ha avuto un recupero del 1,7 ed il CSX un calo del 1,7.
E cosa c'è di strano ?
LE farneticazioni di chi pretende di applicare la legge dei grandi numeri dicendo
che a metà dello spoglio i dati dovrebbero essere ormai stabili ?
Vi ho fatto gli esempi ed i grafici di tutte le elezioni che dimostrano che è sempre qccaduto,2008-2009-2013-2014.
Imbrogliato anche quelle ?
MA sopratutto ci rendiamo conto che si parla solo di uno scostamento di meno del 2% ?
Capirei se a metà dello spoglio il CSX avesse il 53 o il 54% ed all fine chiudesse al 50%.
Allora si che recuperare un gap di 3 o 4 punti nella sola seconda metà dello spoglio sarebbe troppo.
Ma alla fine parliamo solo di 1,7 punti.
Per tornare all'esempio dell'urna con le 50 palline.
Avete provato a fare questa prova ?
A me non è mai accaduto che a metà avessi già 25 nere e 25 bianche.
C'era sempre una parte in vantaggio tipo 26 o 27 di un colore e 23 o 24 dell'altro.
E qui uguale,a metà dello spoglio i dati non sono stabilizzati,ma non è che siano diversi di chissà quanto.

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