i motivi storici (su cui sono ignorantissimo) e ideologici (non so se rende questa parola) per cui è stata imposta, perlomeno in Italia, la frequentazione obbligatoria della scuola ma soprattutto sugli effetti che essa produce negli individui della società.
Ma com'è che, fino alla terza superiore (esperienza personale ma, guarda caso, limite attuale dell'obbligo scolastico) ogni cosa viene insegnata come conoscenza certa assoluta e indiscussa, nonostante le stesse materie studiate confermino la provvisorietà di tali conoscenze? (es astronomia, storia dell'evoluzione, ecc)
Perchè tutti i professori (con incarichi a vita) lasciano (per probabile sfinimento o stanchezza professionale, ma spesso per convinzione) che l'incentivo a studiare e "andare bene" sia il voto, universale e obiettivo (in pura teoria)?
Ogni iniziativa personale, ogni creazione non richiesta (stile the wall), ogni spinta "autonomista", peraltro tipica dei ragazzi giovani, viene costantemente repressa e umiliata nel nome di un non ben specificato "non puoi fare come vuoi tu"(in compenso si fa come dice il prof o l'autorità di turno)?
mi chiedo piuttosto se non siano proprio una sorta di indottrinamento delle masse infantili e giovani su come "doversi comportare" (non riesco a dirlo meglio, perdonatemi), una selezione preventiva fra chi, abituato a farcela con certi modi e metodi, andrà avanti e chi è destinato a perdere.
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