Re: Legalizzazione improvvisa Cannabis

Inviato da  perspicace il 1/2/2014 14:49:22
In Belgio larghe intese sulla legalizzazione della cannabis

Una sfida generazionale sulla legalizzazione della cannabis. Accade in Belgio, dove i giovani deputati di quasi tutti gli schieramenti politici hanno presentato una proposta di legge per rivedere le politiche in tema di droghe. Che a loro dire hanno fino ad oggi fallito. Nonostante le leggi repressive, infatti, la marijuana è la sostanza psicoattiva illegale più diffusa nel paese.

Giovani sì, ma non irresponsabili. Le nuove leve dei partiti, infatti, propongono politiche basate sulla scelta responsabile dell’individuo. Non vogliono mettere la testa sotto la sabbia. Sanno bene che una società senza droghe non esiste. Allora – si domandano – perché negarla? Perché lasciare spazio a un mercato nero, meno scrupoloso sulla qualità delle sostanze in commercio e, dunque, più pericoloso per la salute dei consumatori?

In Belgio, la detenzione di cannabis da parte di un maggiorenne è tollerata se non supera i 3 grammi. Tuttavia, ci sono alcuni sindaci – come quello di Anversa – che hanno deciso di applicare misure più restrittive al posto di promuovere una maggiore prevenzione. I promotori della nuova iniziativa parlamentare, al contrario, sostengono che il proibizionismo ha fallito ovunque. Fin dai tempi delle leggi anti-alcol in vigore negli Stati Uniti negli anni ’20. Per loro, la legalizzazione dell’erba eliminerà il fascino del proibito che questa sostanza esercita oggi sopratutto fra i più giovani. E citano, a supporto della loro tesi, il caso dell’Olanda, dove i provvedimenti di liberalizzazione non hanno portato un aumento dei consumi.

Questa nuova classe dirigente vuole combattere l’ipocrisia che impera nel paese in materia. Per sostituirla con l’informazione, la prevenzione e la rieducazione. Considerate le armi vincenti in tema di droghe. Che questi giovani deputati non sembrano esaltare. Al contrario, conoscono bene gli effetti nefasti che le sostanze psicoattive possono avere per la salute pubblica, la vita sociale e l’equilibrio psicologico. Non negano i pericoli, dunque, ma rimangono fermamente convinti del fatto che le attuali leggi in vigore rendono estremamente difficile la prevenzione.

Insomma, dopo Uruguay, Colorado e Washington - solo per citare gli ultimi Stati che in ordine di tempo hanno deciso di regolamentare le droghe - per il Belgio sembra essere arrivato il momento di agganciarsi alla locomotiva della liberalizzazione.

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