Re: Legalizzazione improvvisa Cannabis

Inviato da  perspicace il 23/1/2014 14:33:30
«Legalizzare la marijuana e risanare la Sanità».

Il consigliere Riccardo Agostini ha depositato un documento per dare il via a un progetto sperimentale nella Regione. Propone di legalizzare la cannabis sia a scopo medico sia ricreativo e di investire i ricavi per abbattere il debito miliardario che pesa sulle casse regionali

Legalizzare le canne per scopo ricreativo, tassarle e risanare così il buco mostruoso della sanità nel Lazio. La proposta, ufficiale è di un consigliere regionale della Regione Lazio, Riccardo Agostini, eletto nelle file del Pd di Nicola Zingaretti. Il democrat ha depositato pochi giorni fa una mozione rivoluzionaria sul tema cannabis che "L'Espresso" ha letto in anteprima. Il documento chiede che il governatore «rappresenti, al governo e ai ministri competenti, l'opportunità di un progetto sperimentale che veda la Regione Lazio come laboratorio della legalizzazione della cannabis, non solo a scopo medico ma anche ricreativo, prevedendone il monopolio di Stato come per il tabacco».

In pratica, secondo la mozione che deve essere calendarizzata dai capigruppo e essere discussa in consiglio entro le prossime settimane, l'Italia deve seguire le orme dell'Uruguay, unico Stato al mondo in cui, lo scorso dicembre, è passata una legge che permetterà al governo guidato da Josè Mujica di coltivare e vendere marijuana a circa un dollaro al grammo in farmacie dotate di licenza (i consumatori potranno comprarne fino a 40 grammi al mese). Una scelta presa dall'esecutivo per stroncare i cartelli di narcos del Paraguay e per creare un mercato legale dove il prodotto sia controllato dalla produzione al consumatore finale.

Secondo il documento del piddino Agostino lo Stato italiano dovrà fare lo stesso, in modo da fermare i gruppi criminali che si arricchiscono con le droghe leggere. «Lo Stato dovrà assumere il controllo e la regolazione di importazione, esportazione, semina, coltivazione, raccolto, produzione, acquisto, deposito, commercializzazione e distribuzione della cannabis e di tutti i suoi prodotti derivati, attraverso la creazione di un'apposita struttura di controllo all'interno del ministero della Sanità», si spiega nella mozione. Non solo: se la sperimentazione dovesse partire, le risorse guadagnate dallo Stato dovrebbero essere, almeno in una prima fase, destinate «al risanamento del deficit del sistema sanitario regionale, in modo da consentire alla nostra regione di uscire dal piano di rientro e successivamente impiegare dette risorse per attività di ricerca in ambito sanitario».
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