Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina

Inviato da  perspicace il 11/12/2013 12:09:40
Metodo Stamina, il procuratore capo si schiera con la famiglia del piccolo Federico

Palumbo: «Ho visto i progressi, le cure compassionevoli devono continuare». Oggi il verdetto sul ricorso

PESARO - C’era anche la polizia ieri mattina nell’aula in cui si doveva trattare il caso del piccolo Federico Mezzina. Tre agenti in divisa pronti a sedare qualunque tensione. Qualche settimana fa, la mamma del bimbo fanese affetto dal morbo di Krabbe, Tiziana Massaro, aveva infatti reagito con veemenza non appena aveva saputo che il giudice Maurizio Paganelli aveva respinto il suo ricorso per la prosecuzione della cura col metodo Stamina. Prosecuzione che gli Spedali di Brescia si erano rifiutati di continuare.

Per il giudice Paganelli, il ciclo di infusioni si deve considerare finito con la quinta. E Federico ne ha fatte 5. Ma non sono affatto sufficienti, lo stesso medico che ha in cura il bimbo ha stabilito che Federico deve continuare la terapia. Ieri mattina il legale della famiglia Mezzina, l’avvocato Tiziana Cucco, ha discusso il suo ricorso davanti al collegio di giudici di cui fa parte lo stesso presidente del Tribunale, Mario Perfetti. All’udienza si è costituito anche il nosocomio lombardo. Ma il collegio non ha ancora espresso il suo verdetto, che potrebbe arrivare già oggi. All’udienza è intervenuto anche il procuratore capo della Repubblica Manfredi Palumbo che ha evidenziato come il caso di Federico rientri nell’ambito delle cure compassionevoli. E che la famiglia debba essere lasciata libera di ricorrere a questa terapia dato che non ci sono alternative, affermando di essere stato lui in persona testimone dei miglioramenti fatti dal piccolo con le infusioni. Mamma Tiziana questa volta è apparsa davvero stanca e scoraggiata. «Vorrei solo che qualcuno venisse a stare a casa mia per un solo giorno – dice Tiziana – Sono certo che dopo 24 ore con noi sbatterebbe la testa contro il muro. Ma sono stanca di dover spiegare ogni volta le stesse cose. Non ci dovrebbe essere bisogno di difendere il diritto alla vita». E intanto la Proloco di Canavaccio dedica il suo Natale a Federico: il ricavato di tutte le iniziative sarà devoluto alla sua famiglia.

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