Re: deep web segnali inquietanti

Inviato da  Red_Knight il 17/10/2013 12:37:02
@black

Non è facile spiegarsi su questi argomenti, quindi sii clemente se non sono chiaro. Diciamo che ciò che c'è scritto è che esiste un "posto" in Internet pieno di cose magiche e questo è concettualmente sbagliato.

Usiamo la consueta metafora dove Internet è la rete stradale:
si potrebbe dire che ci sono un sacco di vie più o meno brutte, alcune delle quali non segnalate sullo stradario, che portano a diversi posti. Gli edifici adiacenti alla strada possono essere o non essere accessibili e/o visibili da essa e possono contenere abitazioni, uffici, laboratori e magazzini così come bordelli e bische. E infine, esistono delle gallerie, e strade private, per cui vale la stessa cosa.
Naturalmente non è una novità scoprire che come al mondo esistono posti pericolosi, così sul Web ci sono siti altrettanto brutti, alcuni davvero molto brutti.

Il documento che hai postato tu invece è come se dicesse che nelle strade del mondo c'è una carreggiata invisibile percorribile solo con macchine che hanno le ruote di diamante, che contiene gli svincoli per il Grande Mercato Nero Universale cui puoi accedere solo tenendo il motore a esattamente 3110 giri, su cui viaggiano killer armati di bazooka incantati e dinosauri robot infuocati, e che porta a tutti gli edifici dell'Universo contemporaneamente, ovviamente tutti pieni di meraviglie e incubi.

Non sto esagerando, giuro.

Questo ovviamente non va bene. Riflette i più comuni fraintendimenti sulla natura del Web e di Internet, fra i quali la confusione fra le due cose (errore "gravissimo"), aggiungendo la descrizione di un mondo magico e misterioso. Per questo si usava raccontare favole simili su IRC per spaventare /affascinare i "novellini".

Entrando nello specifico, il deep Web è semplicemente l'insieme delle pagine non universalmente accessibili (perché non segnate dai motori di ricerca). Alcune di queste pagine hanno contenuti illegali, come potrebbero benissimo non averlo. Ovviamente se uno vuole ospitare contenuti illegali gli conviene non essere indicizzato dai motori di ricerca, e quindi va a mettersi ipso facto nel deep Web, ma non sempre stare sotto la superficie è un'operazione volontaria (a volte si rende il proprio sito web irraggiungibile ai motori di ricerca senza volerlo affatto o senza farci caso). Non di meno l'accesso a questi contenuti nascosti, una volta che si viene a conoscenza della loro esistenza - per vie traverse - non ha nulla di fantascientifico. Sono sempre pagine contenute in un server, non entità astratte che si aggirano in un posto etereo.
E ovviamente non c'è nessun motivo per cui debba esistere un posto che contiene tutti i file possibili presenti e futuri in stile Biblioteca di Babele: un file si può reperire sulla rete quando qualcuno o qualcosa ce lo mette, non è un fenomeno naturale misterioso.

Il caso di Silk Road è a sé. Si tratta di un utilizzo particolare di Tor.
Senza stare a spiegare tecnicismi ma riprendendo per semplicità la metafora delle strade, Tor è una rete di gallerie sotterranee i cui ingressi e le cui uscite sono contigui alla rete stradale pubblica. Normalmente si usa per andare da un punto all'altro della superficie senza attraversare i nodi della reta stradale*. Ma si può anche usare per collocare degli edifici direttamente sottoterra. Nella metafora, Silk Road è proprio questo, un centro commerciale (illegale, nel nostro caso) collocato interamente sottoterra, irraggiungibile dalla strada ma solo tramite la rete di gallerie. Esistono anche altre mete sotterranee, non necessariamente frequentate da criminali.

*come fa spesso notare Sertes, la segretezza non è affatto garantita. Nulla vieta infatti che la Polizia possa aprire proprie "gallerie" per tener traccia dei viaggiatori o anche catturarli se lo desidera.

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