Processo Stormfront, il pm chiede quasi 5 anni per i 4 imputatiSi è conclusa dopo più di tre ore e mezza l’udienza del
processo Stormfront, questa mattina, di fronte alla
I Corte d’Assise del Tribunale di Roma. Il pubblico ministero,
Luca Tescaroli, ha concluso la sua requisitoria chiedendo la condanna a
4 anni e 11 mesi di reclusione per
Daniele Scarpino,
4 anni e 8 mesi di carcere per
Mirko Viola,
4 anni e 6 mesi per
Luca Ciampaglia e
4 anni e 1 mese per
Diego Masi. Secondo il pm sono loro quattro lo
“zoccolo duro” del sito web Stormfront in Italia,
persone intelligenti e preparate culturalmente che sapevano quello che facevano, studiando e condividendo ideologie e idee [
eh... beh, certo... oggi essere intelligenti e' un'agravante... gli idioti non rischiano certamente nulla... infatti questi vogliono per avvalorare la loro balla olocaustica].
Tra
i capi di imputazione Tescaroli si è soffermato sull’
incitamento alla discriminazione e all’odio razziale [
come dire: hai rotto il caxxo a certi ebrei].
Per alcuni [
e chi sarebbero?], si ascolta nella requisitoria,
l’attività on line di Stormfront era un vero lavoro, che purtroppo dava frutti e faceva proseliti [
purtroppo per voi, intendete...],
aumentando così il bacino d’odio in tutta Italia attraverso la Rete [
traducendo dall'orwellianesimo vuol dire che molti iniziavano a prendere consapevolezza della vera natura di certe serpi]
, ma anche con la programmazione di vere e proprie azioni da mettere in campo [
oihbo'... e ricomparsa la questione degli assalti programmati?].
Sia il pm, sia i difensori di parte civile hanno puntato il dito sulla qualità della preparazione degli imputati, al limite dell’accademia [
ritorna l'"agravante" di essere preparati e capaci]
, sulla consapevolezza di voler compiere atti di natura criminosa [
traduco dall'orwellianesimo: crimini per lesa maesta'] e su come tutto ciò che è agli atti in questa inchiesta sia da
condannare non per quello che i quattro avrebbero potuto fare ma per quello che hanno già fatto [
cioe' cosa, a parte sbugiardarvi?]. Presenti in aula, oltre agli imputati, anche il presidente della Cer,
Riccardo Pacifici, e il giornalista
Marco Pasqua, anche lui parte civile nella causa (si è costituito anche
il ministero dell’Interno e la Presidenza del Consiglio). Fuori dall’aula (il
processo si è svolto
a porte chiuse), i sostenitori di Stormfront ed i parenti degli accusati. Il giudice, sentiti il pm e i difensori di parte civile, ha rinviato all’
8 aprile le arringhe dei difensori degli imputati. Poi sarà il momento della camera di consiglio in attesa della sentenza.
Fonte:
centralesionisticaitaliana
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