Re: matrimonio gay, la Francia approva

Inviato da  Calvero il 6/2/2013 20:14:08
Citazione:
Quelle che fai sono tutte considerazioni in buona parte condivisibili, ma non mi sembra che cambino molto rispetto al fatto che i gay richiedono il riconoscimento di un diritto che non comporta alcuna perdita di libertà per gli altri e, pertanto, non ha ragione di essere negato.



edit, qualche errore 20:20
Semplicistico, Doc.

Il discorso va affrontato benino.

Mettiamo dei punti fermi intanto, in modo da non essere ambigui. Io personalmente lo negherei. Faccio un discorso a ritroso. Forse è più comodo.

Il Matrimonio è un istituzione che nasce per gli eterosessuali e ha i suoi moventi legati indissolubilmente al concetto tradizionale di famiglia, che è quella che ha acquisito nel tempo il bisogno di essere tutelata in ragione della sua funzione, cioè di potenziale "incubatrice" dei futuri "baby-cittadini".

Da qui si arriva all'anello precedente naturale, e cioè che l'uomo ha un organo riproduttivo teso (bel gioco di parole ) dicevo, teso a penetrare la vagina e a rilasciare spermatozoi per far sì che si dia il via al processo (l'unico naturale) della creazione. Indi, tornando a prima (cioè a dopo) ... qui si deve prendere atto che la funzione istituzione/matrimonio è intesa in ragione di codesti canoni, non di altri.

L'uomo, anche il più volenteroso, mettendo l'uccello all'interno di un altro uomo, e venisse all'infinito, la vedo duretta a che dia vita ad un processo di creazione.

Si tenga presente il significato delle parolacce che si appoggia antropologicamente e metaforicamente al loro senso/significato. Se ci chiedessimo ad esempio perché si dice "Che Vita di merda!!" .. si scoprirebbe che al concetto di Vita si antepone quello di Merda, appunto simbolicamente, di morte; cioè di putrefazione, cioè di decadimento, cioè di rifiuto (non inteso come verbo), cioè di marcescenza. Da qui la bestemmia alla Vita. Se si crede che quanto detto serva a ridicolizzare la cosa, ci si sbaglia, perché la saggezza popolare (sempre se ci riflettiamo) ci dà la misura del buon senso, da qui l'adagio: - per due centimetri la donna non partorisce dal culo.

E, detta anche questa, continuiamo e ragioniamo sul fatto che la sensatezza non sta nel fatto che ci possa essere una qualche morale che debba precludere (prepotentemente o meno, non cambia) la libertà altrui. Da qui infatti la mia posizione: cioè che veramente non ho nulla versus gli omosessuali, di qualsiasi tipo, finanche bisessuali, lesbiche e naturalmente tutti i rapporti multirazziali. Dal momento che la Vita mi dice con un altro esempio, sempre per tenere vivo il concetto, che quando un pisello nero entra in una fighetta bianca e la Vita parimenti fa il suo miracolo, allora ecco che siamo nel sensato.

Indi trovo assolutamente ipocrita voler avvicinare un Diritto da parte dei Gay che alla base ha un percorso naturale che non riguarda la natura omosessuale. Nondimeno sono contrario a che i figli siano allevati da coppie omosessuali.

Come dice sempre l'adagio, se mio nonno aveva tre palle era un Flipper.

Indi sarebbe razzismo solamente non voler riconoscere che due omosessuali siano una coppia, siano fidanzati. Ma che vogliano parificarsi a una Istituzione che non riguarda la loro natura è semplicemente un ipocrisia perbenista, nonché condita di una buona dose di arroganza.

Indi non ha senso dire che debbano avere QUEL Diritto, perché quei Diritti sono nati in ragione di tutelare crucialmente la famiglia intesa come elemento vivificante della e per la preservazione della specie. Il resto, secondo me (come diceva il mitico Tuttle) è fuffa.

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