Re: Vita oltre la vita ma ma anche prima ?

Inviato da  invisibile il 14/1/2013 10:32:07
Delle recenti discussioni sul sito, mi hanno portato a fare delle riflessioni su quanto possa essere profonda l'influenza del potere sulla nostra visione della vita, dell'esistenza, e vorrei condividerle. Mi piacerebbe avere le vostre opinioni su queste riflessioni. Non sono certo il primo ad aver "scoperto" quello che segue, ma mi sono reso conto che certi aspetti, che per me ora sono abbastanza chiari, non lo sono per altri e a mio avviso sono importanti per tutti.
In un sito come questo, in cui la grande maggioranza degli utenti ha aperto gli occhi sull'undici settembre per esempio, ho notato che sulle questioni esistenziali (e non solo) non tutti hanno fatto altrettanto. Da questa osservazione é nato quello che segue e che vorrebbe anche essere un arricchimento al tema del thread (anche se in parte é OT).

La "visione materialistica" che esclude l'esistenza dello Spirito, dell'Anima, di Dio, porta a considerare la vita senza senso ne scopo, se non quelli della soddisfazione di se, della sopravvivenza di se stessi e al massimo della specie.
A mio parere é una visione molto triste, ma naturalmente questa é solo una considerazione personale.
Questo tipo di visioni, materialistiche, se andiamo ad esaminarle bene, spesso non sono il frutto di una ricerca e di una valutazione personale. Lo sono solo in parte, ma le basi (che sono fondamentali) sono quelle che ci hanno "suggerito" in tenera età e indagando risulta che sono solo teorie.

Sto parlando di uno degli aspetti della programmazione mentale di massa.

Fin da bambini ci insegnano che "la teoria più accreditata al momento" é X. Da lì si sovrappongono progressivamente elementi, sia esterni sia frutto di elaborazioni personali, che poco alla volta vanno a creare una visione che ci condizionerà per il resto della vita, dimenticandoci, sempre poco alla volta, che tutto é basato su teorie, non realtà, e si finisce così a darle per scontate (tanto se si scoprono altre evidenze o contraddizioni avranno sicuramente la premura di informarci... no?...).

Il trucco sta nel "poco alla volta". Si digerisce più facilmente, si sedimenta in profondità e si tende a dimenticare, nel tempo, che la base é solo teorica.

L'ultima fase é costituita dalla "solidificazione" delle false certezze nell'ego. Insieme alla formazione dell'ego queste false certezze si fondono con quello che riteniamo essere noi, l'ego, fino a diventare parte integrante di noi stessi e per cui diventano parte di "noi", parte dell' "io", fanno parte di quello che reputiamo essere la nostra individualità. Una dimostrazione di ciò sta nel fatto che se qualcuno mette in dubbio queste false certezze o teorie, spesso la reazione é quella della difesa, perché la persona si sente attaccata personalmente e non distingue la critica alla teoria con l'attacco personale perché per lui queste false certezze sono "anche lui". Questo non é valido per tutti, ci sono molte persone che per vari motivi riescono a rimanere più o meno immuni all'inganno e sanno separare bene le cose. Ma la mia esperienza personale mi ha mostrato che questo avvelenamento delle persone é molto più diffuso e profondo di quanto si possa in un primo tempo supporre.
Tutto ciò fa parte di quello che viene chiamato "educazione"...

Quando poi si entra nella vita adulta non ci viene lasciato il minimo spazio-tempo per riflettere su queste visioni inventate, perché si viene letteralmente travolti dal lavoro, mogli-mariti, figli, mutui, responsabilità enormi. Chi ha più il tempo e l'energia per rivedere la visione della vita e dell'esistenza che abbiamo "scelto"?

Questo processo di avvelenamento é parte di un programma di controllo mentale, creato per costruire la base su cui poggia il meccanismo odierno di schiavitù e la scienza ne é parte integrante. La scienza é la nuova religione ed é, come in passato lo sono state le religioni e ancora in parte lo sono, uno degli strumenti di controllo. E' un programma molto ben fatto, questo bisogna riconoscerlo, intelligente, subdolo e implacabile.
La mia non é una critica ne alla scienza ne alla religione, voglio solo mettere l'accento (e non sono certo il primo a farlo) sul fatto che la scienza é uno degli strumenti usati per la manipolazione mentale, ma soprattutto sul fatto che questa manipolazione inizia nella prima infanzia, quando siamo innocenti, quando quello che ci insegnano é tutto vero, perché la mente critica non é ancora uno strumento pienamente a nostra disposizione e il nostro cuore é aperto e fiducioso.

Ma non hanno fatto i conti con la realtà: noi siamo esseri umani. Il nostro Spirito é indomabile, per cui chi prende consapevolezza dell'inganno, se lo vuole, ha tutti gli strumenti per liberarsene.

Personalmente quando mi sono reso conto di come ero stato avvelenato, dopo un primo periodo di sana rabbia, ho pensato:
"Perché dovrei basare la mia visione dell'esistenza solo su una teoria tra le tante. Che triste e desolante visione poi...
Perché mi devo rovinare la vita per una stupida teoria? Se proprio devo almeno ne scelgo una che mi porti ad una visione più ottimistica, più umana, che abbia un cuore. Oppure ne invento una io con Il Grande Puffo almeno é simpatico."
Grazie al Cielo non devo.
Ho iniziato così una indagine interiore per vedere quante e quali erano le mie certezze basate sulle favole e non solo sui temi esistenziali, ma su tutto (lavori in corso). Con mio grande stupore (orrore) ho constatato che erano moltissime, molte di più di quante avrei mai immaginato. Ho capito che ero stato fortemente condizionato nella visione che avevo della vita, dell'esistenza, e di conseguenza queste avevano condizionato anche delle scelte importanti che avevo fatto e che io ritenevo libere da influenze, scelte personali. Una cosa grave insomma.
Mi permetto di consigliarvi vivamente di fare lo stesso se non lo avete ancora fatto. Si potrebbe chiamare "disintossicazione esistenziale".

Ora preferisco indagare su quello che posso osservare e verificare direttamente e meditarci sopra. E' senz'altro una visione incompleta ma é reale, basata sulle mie esperienze dirette. Così facendo non baso la mia vita su una visione fantasiosa creata su teorie, ma scopro progressivamente la realtà, la verità, e in ogni caso niente mi impedisce di volare di fantasia quando ne ho voglia e di giocare con le più svariate ipotesi. Lo trovo decisamente più sano.
Preferisco riflettere, per esempio, sul fatto che in un albero non ci sia nulla di inutile e sulle possibili implicazioni che questo comporta, o sulle strane cose che accadono, come quando pensi ad un amico che non senti da tanto tempo ed ecco che squilla il telefono...
C'è né talmente tante che probabilmente una vita non basta. Più vite?

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