Re: Comunitarismo VS Liberalismo

Inviato da  Ingmar il 23/3/2012 18:35:22
Di più, ognuno di noi è potenzialmente divisivo :D.
Tranquillo, non mi metto a fare polemica e anzi capisco le esigenze del tuo punto di vista, immaginavo inoltre che fossi credente, però ci sono comunque credenti e credenti, c'è anche chi di Gesù coglie il messaggio più unitario e di accoglienza.
Ti posso già dire che l'immigrazione, a volte eccessiva e massiva è indubbiamente dovuta a squilibri economici politici, non si emigra più per penuria di cibo e per carestia, ma perchè non ci sono soldi distribuiti in maniera decente, di questo si tratta, perchè anche in Bangladesh quelle poche persone che stanno bene, ci sono, solo che hanno tutti i soldi loro.
Un eventuale alleanza che abbia risolto i problemi economici, grazie allo scambio tra diverse persone e comunità sarai lieto di sapere che porrebbe un enorme freno all'immigrazione che al momento avviene per necessità economiche e per disperazione, è normale che degli affamati si abbia paura. Indubbiamente finora ci sono state immigrazioni troppo massiccie, che per la loro repentinità sono state traumatiche all'equilibrio sociale, portando presso alcuni alla sensazione di essere invasi militarmente per essere eventualmente colonizzati.


Citazione:
No. Di fronte all’esteriormente e/o comportamentalmente molto diverso da sé, l’intolleranza razziale e culturale, nel senso di diffidenza e di rifiuto istintivi, è invece perfettamente naturale (direi biologicamente funzionale). Come qualunque altro aspetto della natura umana può ovviamente essere manipolato a qualunque pessimo fine, ma questo non significa affatto che a causa di ciò esso debba essere rimosso. Questo per diversi motivi. Primo perché, come detto, non c’è caratteristica umana, (anche quella che tu possa considerare la più positiva), la cui funzione non possa essere artatamente snaturata e deviata fino a produrre i più nefandi effetti. Secondo perché la natura umana non è un catalogo della Postal Market da cui selezionare ed ordinare solo gli articoli graditi, ma è un insieme inestricabile di elementi i cui influssi reciproci sono inarrivabilmente oscuri.


Boh, a me sinceramente fanno più paura questi discorsi di qualsiasi straniero, a parte ovviamente quelli più delinquenti, ma questo vale per qualsiasi membro della comunità, io capisco che una comunità non possa avere eccessive difformità, ma basterebbe che un'unione di mutua tutela sia composta da elementi di unione sufficienti ad isolare determinati comportamenti criminali. Probabilmente il tuo discorso non è minaccioso come sembra, semplicemente auspichi che tutti gli elementi simili tra loro si riuniscano formando piccole comunità, chi si sente incompatibile cambia comunità, giusto?
Posso dirmi in parte d'accordo e mi sembra molto più pacifica di altre soluzioni, tuttavia è troppo pregiudiziale, magari quello che descrivi è un tuo limite ma non è comune a tutti, non è così nella natura umana, nessuno di noi percorrerà mai tutte le strade questo è ovvio ma ognuno di noi incontrerà un altro nella strada e ne farà un pezzo insieme, mi spiego? Nessuna cultura è "pura", meno di tutte quella "occidentale", dobbiamo un sacco alle contaminazioni culturali e all'incontro (d'accordo spesso è stato uno scontro) con altre culture, ma questo dovrebbe portarci a pensare che comunque ci sarà sempre uno straniero che ci è stato utile e a cui dobbiamo qualcosa. Nella matematica, nelle scoperte scientifiche, nella ricerca nella filosofia e anche nel senso della vita.
Io vivo in Sardegna e ti assicuro che molti tratti culturali cambiano da un paesino all'altro eppure siamo molto portati all'accoglienza dello straniero, che spesso si integra ottimamente, quindi niente è così assoluto, ci saranno casi di problemi tipo quelli che descrivi, ma non solo.
Noi mangiamo prodotti tipici sardi, ma ogni tanto andiamo al ristorante cinese, e spesso ci facciamo ispirare dalla cucina orientale, la nostra tradizione non si distrugge, si integra. Non bisogna vedere tutto rose e fiori, ma nemmeno solo le spine. E' vero che spesso ci troviamo gruppi isolati e monoculturali, però di assicuro e non era un allucinazione che ho visto anche gruppi di ragazzi misti, dove erano presenti filippini, neri, cinesi e sardi.
Ti do in parte ragione, prima quando per i progetti del capitalismo, alla "regia" serviva manodopera dall'estero si è fatto leva sulla retorica dell'uguaglianza e dell'integrazione, adesso che c'è crisi (pare sempre con tempi registici) , c'è quella della diffidenza e della paura.
Non so se vorresti tornare alle società dove chi esprimeva diversità di opinione di qualsiasi tipo era visto preventivamente come uno che turbava la "coesione sociale" e veniva imprigionato e talvolta condannato a morte, non penso, dai.
Comunque è una fallacia identificare ogni membro con la cultura ufficiale (di governo) di provenienza.

Ma poi i fomentatori e i governi possono condizionare e indirizzare a loro vantaggio qualsiasi tratto dell'animo umano solo tra coloro che ripongono fiducia in lui e che pensano che il governo lavori per loro.
E' proprio contro questo potere che ci condiziona che si dovrebbe essere uniti, se si vuole sopravvivere, se si vuole salvare questo pianeta, non farci la guerra tra poveri, come loro vorrebbero, separarci significherebbe spostare il problema, la divisione porta allo sfruttamento dei pochi, come si spiega sennò l'attuale mancanza di denaro circolante che come degli allocchi ci fa patire la fame con le dispense piene perchè non sappiamo come scambiarci la merce?
Di certo questa è un'emergenza che può fare emergere nuovi elementi di unione, visto che le vittime sono delle più disparate razze e culture, la natura e il suo rispetto (sfruttamento oculato, ne parla pure la Bibbia) è un elemento cosmico sistemico, perchè è l'equilibrio del mondo dove viviamo tutti, quindi sapere che tutti quanti ne dipendiamo e c'è chi la vuole sfruttare fino ad esaurimento solo perchè la macchina economica non si può fermare sarà probabilmente una lotta da fare tutti insieme, non certo divisi e sospettosi l'un l'altro.

Poi sono d'accordo, se proprio ci sarà qualcuno che non può sopportare certe espressioni individuali, che comunque tenderanno a formarsi in qualsiasi società, può crearsi le sue enclave, magari chi non sopporta proprio i gay,la fecondazione assistita etc. si potrà riunire in comunità chiuse, se proprio per disgrazia non deve cambiare idea, può sembrare da come li descrivo che non abbia rispetto di queste visioni del mondo, ma come dovrei descriverli visto che da parte loro non è che emanino rispetto da tutti i pori, quindi mi sembra fuori luogo che lo chiedano. Almeno così chi non è accettato potrà andare nelle comunità più accoglienti, visto che comunque è innegabile che esistano anche molte persone che collaborano nella diversità e la considerano una ricchezza, anche questa è una visione del mondo, guardano al contributo di ciascuno e sanno vederci comunque l'umanità, l'individualità.

Ammesso infatti che ci sia un'immutabile natura dell'uomo, l'uomo è un animale talmente culturale che questa natura si evolve, magari da molte persone l'intolleranza non viene considerata biologicamente funzionale, in quanto scontri e guerre mettono a rischio la sopravvivenza della specie. E certamente autoorganizzarsi per produrre energia sostenibile è certamente molto più funzionale alla sopravvivenza della specie dell'intolleranza. Noi vediamo che le guerre sono volute dai governi per le loro mire espansionistiche, anche le crociate avevano motivi economici, poi si è visto che gli scambi commerciali erano più convenienti.
Ipotizzare cosa sarebbe stata la società e la visione del diverso senza l'apporto di fomentatori? Beh, impossibile da immaginare visto che la storia dei popoli e dei loro condottieri e legata a loro a doppio filo:), suppongo che sempre ci saranno, il problema è chi si fida di loro e si beve la loro propaganda, guarda caso, ad occhio il tasso di intolleranza è più alto tra loro, poi forse è solo una mia impressione.
Mica poi le divisioni son soltanto etniche, guarda oggi come molte persone si identificano nelle loro categorie professionali e come sembra che queste categorie pensino solo ai "propri" interessi che sembrano inconciliabili con quelli di altre categorie, ognuno teme di cedere qualcosa che teme essere l'ultima sicurezza rimastagli, anche queste sono spesso false categorie e guerre tra poveri. Ordini professionali che chiedono protezione dalla concorrenza ai loro numi tutelari, dipendenti, professori, etc. che chiedono protezione e fondi allo Stato, nuovi arrivati che chiedono liberalizzazioni, nessuno di questi è in sè cattivo, ma forse non hanno la consapevolezza e/o l'organizzazione necessaria per diventare autonomi, oppure di prendersela con il sistema economico, ma non si sa da dove iniziare. Perdona queste semplificazioni grossolane, si potrà approfondire in seguito, se necessario.
Infine è proprio la natura dell'uomo ad essere mutevole, non sempre ben definita, certe volte prevale la fiducia e la cooperazione, ma i media mainstream martellano in direzione del mito della concorrenza, e lo fanno a ragione, mentre le grandi potenze si compattano i piccoli litigano tra loro. Sono tutte spinte psicologice più o meno latenti o più o meno palesi. La mia idea è semplicemente che se si arriva a vivere meglio e salvare il pianeta dallo sfascio e questo avviene grazie al contributo di tutte le popolazioni che comunicano tra loro, allora forse ci si renderà conto che le intolleranze e i comportamenti religiosi difensivi non hanno più molto senso, in fondo gli "infedeli" hanno contribuito insieme a loro a salvarlo, il mondo, non a distruggerlo.
Per quanto riguarda questo sito, no, non ho mai detto che sono i più fighi, i più consapevoli etc, mica solo in questo sito si fanno inchieste,si guarda dentro le pieghe della storia e dietro le falsificazioni di regime. Altri lo fanno e forse anche meglio, però se non si guarda oltre il proprio naso non cambia nulla.
Non fasciamoci prima la testa, quindi, questi problemi penso emergeranno più in là se mai si andrà in direzione di un cambiamento, nel frattempo è meglio individuare quali sono i veri pericoli, non per fare benaltrismo ;).
A presto.

P.S.
Hey non ti avevo chiesto se tu eri l'Alfieri, mi chiedevo cosa c'entrasse l'Alfieri con Red Knight, forse hai ragione, non ci capiamo :D.

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