Re: Comunitarismo VS Liberalismo

Inviato da  Ingmar il 21/3/2012 16:58:05
Ti ripeto, nello scambio dei servizi, è aderente alla realtà chiedersi altro che non che il tuo chirurgo sappia fare bene il proprio lavoro o che sia una persona affidabile?
Posso mostrarti diversi esempi di condivisione tra culture diverse, tra cui Emergency. Inoltre comunqe è inutile che stiamo qui a discutere, perchè l'ipotesi di allearsi per risolvere problemi economici potrebbe essere in grado di far superare le asperità di determinate culture, specialmente i pregiudizi verso altri e la loro disumanizzazione poichè si avrebbe modo di palpare l'umanità della persona con cui scambi, i bisogni comuni, la voglia di vivere, quello che si nasconde dietro alle convenzioni sociali, non dimentichiamo che molte cosiddette prescrizioni religiose sono di natura socio-economica, basate sulla paura del domani, sulla retorica tribale del nemico esterno. per cui vedere l'individuo tuo prossimo prima di tutto come un essere umano è un qualcosa che in questa pratica potrebbe concretizzarsi, non nego che problemi di compatibilità ce ne possano essere, ma rifletti, chi ha interesse a che noi identifichiamo il problema con il diverso? Non possiamo identificare ogni individuo con la cultura di origine, è sbagliato? Di cosa pensi che siano frutto le guerre etniche? E ti prego di non dirmi che le mie sono solo parole, perchè anche le tue potrebbero esserlo, potremmo sbagliarci entrambi.
Comunque basta "ismi".
Il mondo perchè è andato male finora, tra le altre cose? Per l'odio verso il diverso, a cui attribuiamo lo stesso odio che di fatto noi stessi proviamo, per un pregiudizio, qualcuno ovviamente quest'odio lo ha fomentato.
La concezione comune che l'esperienza di scambio economico potrebbe creare e che potrebbe rendere più efficiente la convivenza.
Deve entrare in testa alle persone che la cultura non è statica, ma si evolve, la "nostra" poi è tutt'altro che "pura", perchè nasce dall'incontro (e scontro anche) di tantissime altre, però i risulati migliori da dove sono nati? Dallo scambio, per esempio la matematica che io sappia è stata inventata dagli arabi.

Coscienza del lavoro come impegno reciproco solidale e relativa divisione dei compiti.

Umanità e bisogni di coloro che fanno lavori diversi dal nostro.

Coscienza di rispetto ambientale e di sfruttamento sostenibile delle energie.

Lettura critica della storia della propria cultura.

Pratica religiosa non violenta e laica. Eventuale proselitismo.

Rispetto del culto da parte degli agnostici.

Visto il contributo incalcolabile alle nostre vite che viene da ciascuno, il riconoscimento di una sfera di espressione individuale dove questa non collimi con le reciproche ragionevoli necessità.

Io non dico non ci sarebbero conflitti, ma nell'ipotesi che profili tu ce ne rischiano di essere molti di più. La pulizia etnica preventiva è una delle basi del crimine di chi pensa di essere nel giusto e di sapera quello che è meglio per gli altri.
Una persona che scrive qui dovrebbe conoscere l'incubo e l'inferno creato dai pregiudizi razziali, prima che si capisse che i neri erano persone come noi. Dovrebbe sapera cosa c'è dietro a chi aizza dietro vessilli di identità. Io dico che è bello essere orgogliosi della storia del luogo in cui si è nati ed anche tramandarla, ma non deve significare odiare storie e culture diverse.
La storia fino a qui ci ha dato molti esempi del contrario come dici tu, ma questi sono dovuti a scarsa consapevolezza, al divide et impera, alla lotta per la vita resa difficile appositamente alla maggior parte della gente da coloro che governano insieme alle cricche e all corporazioni, etc.. queste cose le sappiamo, no.
Però so che conoscendo le reali necessità e alleandosi organizzandosi in maniera autonoma, si sono spesso superate queste barriere, si è capito che gli immigrati sono comunque vittime dell'attuale situazione economica e politica.
Davvero siamo convinti che indipendentemente dalla cultura non ci siano già tante diverse visioni del mondo,nella nostra stessa città, se questo è il problema? Già adesso le apparenze scoraggiano le persone dotate di senso civico, dall'idea che possa partire una rete di organizzazione autonoma, con la gente che si ubriaca e butta le lattine per strada, con quelli che vedono una persona a terra e passano innanzi.
Sappi che il potere ha interesse a creare i problemi per poi pubblicizzarsi come colui che le risolve. Le persone non hanno senso civico (non una cosi schiacciante maggioranza per fortuna) perchè delegano tutto, agli altri, alla politica, al sindacato, alla polizia, ci vogliono così. A volte, pensa un po' riescono a convincerci che il problema sono gli stranieri ma anche fosse è un altro problema creato da loro.
E adesso viene l'autocritica, perchè se vogliamo sollevare la testa non possiamo più delegare alle istituzioni, il potere ha la colpa certamente di spingere nella direzione di renderci larve, ma noi abbiamo la colpa dell'inerzia e dell'abitudine coattiva a ripetere, secondo me serve una goccia.
Prima di scartare questa idea, guardiamo se funziona, perchè se funziona costerà sicuramente meno sofferenza, ma scartarla preventivamente sulla base di una idea almeno altrettanto statica, non aiuta. Tu stesso hai interesse a che funzioni un'idea più rispettosa delle diversità, magari non tutte, ma con un raggio più ampio.

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