Re: Comunitarismo VS Liberalismo

Inviato da  Mande il 4/3/2012 13:06:46
Questo thread è particolarmente interessante. Sia per quello che si dice ma soprattutto per quello di cui non si parla.

Si nota subito infatti che gli utenti più ideologicamente intrisi di liberalismo non si fanno vedere e quando lo fanno (paxtibi) usano battute fuori tema e poi scappano subito senza cercare nemmeno il confronto. Che le parti del liberalismo debbano essere prese solo da red_knight che non è certo un estremista è molto indicativo della paura di altri utenti verso il confronto.

Paura di che cosa sostanzialmente?

Paura della storia e dei fatti in primo luogo. Se l'uomo avesse tratto vantaggio dalla competizione più che dalla collaborazione non si sarebbe mai riunito in aggregazioni sociali stabili.

La storia invece racconta che fin dagli arbori, prima ancora di scoprire il fuoco e la ruota, l'uomo scoprì che riunendosi in gruppi poteva cacciare in maniera più efficace anche animali più forti di un singolo essere umano. Di fronte a questi fatti assodati ho visto libertari contorcersi in argomentazioni ridicole come la teoria secondo la quale i membri di una società competendo tra loro nel lavoro collaborano. Una cosa piuttosto semplice da smentire tanto che nessuno si è presentato qui a dirla.

Se poi si vuole fare un po di dietrologia spicciola ci si può domandare a chi conviene il liberalismo.

Conviene alle persone od ai "consumatori"?

No, ovvio che no. Chi guadagna dal liberalismo è chi si associa in comunità più grandi così può tranquillamente spazzare via i singoli liberali. Se io mi associo ad un gruppo anche di poche persone posso agevolmente dominare miliardi di singole persone.

Lo impararono bene i romani che coniarono il motto "dividi et impera". Questa stessa tecnica viene usata tranquillamente nei giorni nostri in maniera diffusissima. Per quanto tu possa essere la persona più forte del mondo se ti trovi a confrontarti con un gruppo di dieci smidollati il tuo destino è comunque segnato. E non perché uno degli altri sia più forte di te ma solo perché sono uniti in un gruppo. Il discorso non vale ovviamente solo per "risse da strada" ma per ogni ambito umano. Se vuoi ottenere qualcosa da un governo ti riunisci in lobby di pressione. Se vuoi avere vantaggi sugli altri ti riunisci in albi professionali od in associazioni di artigiani piuttosto che commercianti. Se vuoi competere con altre aziende anche più grandi ti riunisci in distretti industriali.

E' semplicemente la storia umana a decretare che, per usare un luogocomune, l'unione fa la forza. La fa tanto che addirittura un gruppo vale più della semplice somma algebrica dei singoli individui.

Per rispondere un attimo a red_knight.
Citazione:

I rapporti stretti intercorrono fra parenti, amici e conoscenti, cioè coloro i cui fattacci privati interferiscono con i nostri e con la dimensione affettiva. Un'interazione in entrambi i sensi è inevitabile e non è una cosa malvagia ma parte integrante del rapporto affettivo. Gli "altri", se non si vive sulle palafitte, sono sempre molto più numerosi della propria cerchia relazionale. Perché con tali "altri" non si dovrebbero assumere atteggiamenti liberali?

La risposta risiede già nella tua domanda. La analizziamo?

Tu dici che le persone con le quali hai rapporti stretti "interferiscono" con te. Dunque ti è inevitabile interagire come in una comunità.
Poi però ipotizzi che "gli altri" non interferiscano con te.

E' un concetto totalmente sbagliato. In una comunità tutti interagiscono con gli altri sia per azioni che per omissioni. In economia questa verità palese ha un nome preciso e si chiama esternalità.
http://it.wikipedia.org/wiki/Esternalit%C3%A0
http://en.wikipedia.org/wiki/Externality

Wikipedia in questo caso non è sufficientemente chiara rispetto alla spiegazione di esternalità. Vediamo dunque di aggiungere qualche esempio...

Quando la FIAT costruisce automobili per venderle ha bisogno che esistano le strade. Se non esistessero le strade FIAT semplicemente fallirebbe ma le strade non le costruisce certo lei. Questo è un classico esempio di "pasto gratis" (che secondo alcuni non esiste ma tant'è) dove chi produce auto può guadagnare dal fatto che qualcuno abbia costruito strade. Qualcuno si potrebbe domandare come mai il mercato automobilistico mondiale non sfondi in Cina ad esempio. Non fanno forse auto di qualità? Peccato che la rete autostradale cinese sia minore persino di quella italiana e che senza strade scorrevoli una macchina serva a poco. In Cina il governo punta di più sulla ferrovia ed i costruttori di auto non vanno a sobbarcarsi i costi di costruire una rete stradale decente pur di vendere.

Ciò che fanno od omettono "gli altri" ha sempre un impatto su di noi.

Un esempio classico di omissione è il reato di "omissione di soccorso". E' facile dire che è illiberale fino a quando non vi trovate come un mio amico in una strada di campagna e venite punti da un insetto ottenendo in cambio una forte reazione allergica. Poi provate a fermare qualche rara macchina di passaggio per farvi portare al pronto soccorso e ditemi se il comportamento degli estranei non impatta direttamente con voi.
Una persona addirittura si è fermata, perché si era messo in mezzo alla strada, non per altro. Poi quando si è avvicinato al finestrino per chiedere aiuto gli ha aperto lo sportello in faccia facendolo ribaltare nel fossato per poi scappare via velocemente.

Si sa o si immagina perché lo abbia fatto. Forse aveva paura. E chi non avrebbe avuto paura...
Citazione:

Io so perché l'avete fatto. So che avevate paura. E chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie. C'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, ed il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere, Adam Sutler.


Tutto ciò che un membro di un gruppo fa (o non fa) si ripercuote inevitabilmente su tutti gli altri. In una maniera o nell'altra siamo tutti interconnessi vivendo appunto in gruppi.

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