Re: Comunitarismo VS Liberalismo

Inviato da  SecondLife il 3/3/2012 15:51:16
Citazione:

Red_Knight ha scritto:

Io credo che, al giorno d'oggi, si difenda un'etica in qualche modo liberale perché è, o almeno si pensa sia, strategicamente conveniente (sia per il singolo che per i vari raggruppamenti di persone, dal condominio alle nazioni). Si può discutere se ciò sia corretto o meno, ma non penso che l'approccio alla questione sia "illuminista", lo considero molto più pratico.

Al giorno d'oggi si difenda un'etica in qualche modo liberale perché ci è stato e ci viene fatto un martellamento ininterrotto in questa direzione, con un’abbondanza di mezzi praticamente illimitata. Perciò, visto l’impegno che viene profuso nella sua promozione, che qualcuno lo ritenga strategicamente conveniente non ne dubito affatto; solo dubito molto che quella convenienza sia per noi, intesi come umanità in generale.


Citazione:
Si intendeva "impicciarsi" in maniera illegittima.

Certamente, grazie. Ma la questione, guarda un po’, sta proprio nella definizione di che cosa è legittimo e di che cosa è illegittimo nell’ambito della relazione sociale all’interno di una comunità. Tu sai dare una risposta a questa domanda? Il liberalismo si. Peccato sia quella sbagliata.


Citazione:
I rapporti stretti intercorrono fra parenti, amici e conoscenti, cioè coloro i cui fattacci privati interferiscono con i nostri e con la dimensione affettiva. Un'interazione in entrambi i sensi è inevitabile e non è una cosa malvagia ma parte integrante del rapporto affettivo. Gli "altri", se non si vive sulle palafitte, sono sempre molto più numerosi della propria cerchia relazionale. Perché con tali "altri" non si dovrebbero assumere atteggiamenti liberali?

La questione è che per far funzionare come insieme gli esseri umani, sempre per la circostanza che sono fatti come sono fatti, l’intensità dei vincoli sociali deve essere piuttosto forte. In sostanza il coinvolgimento personale è necessario e deve sussistere anche al di là della conoscenza diretta. Generalmente questo avviene se esiste una certa quantità di codici, interiori ed esteriori, comuni (da cui , appunto, il termine "comunità"). Se tale cumulo si riduce sotto un certo limite, niente più "comunità", con conseguente sostanziale degrado della socialità. I codici comuni sono quindi funzionalmente preziosi ai fini sociali: per questo devono essere oggetto di protezione ed investimento continui, all'esatto opposto di quello che il liberalismo sostiene (motivo per cui si tratta di un modello sociale perdente).


Citazione:
Ok, e cosa ti disturba di preciso? Hai parlato di "allucinazione pericolosa": dove pensi possa portare? Immagini un futuro fosco, o trovi il presente già troppo schifosamente liberale?

La qualità della socialità ne è già stata danneggiata in modo sostanziale e il trend, come è logico vista la disfunzionalità in tal senso dei suoi presupposti, è quello di un deterioramento sempre peggiore.


Citazione:
È realmente un componente insito nella natura umana, ma ce ne sono anche altri. Comunque sia, posto che la natura umana porti a alla precedenza del collettivo sul singolare, come ci si conforma a ciò? Non ho capito se stai sottolineando il problema o se stai anche per suggerire un qualche modello.

Ci si conforma esprimendola, senza farsi dirottare da assurde teorie intellettualistiche come il liberalismo.

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