Re: L'immagine mediatica della donna

Inviato da  Ingmar il 27/11/2013 18:40:29
Citazione:

Pyter ha scritto:
Per quanto riguarda la non esistenza del femminicidio, secondo me bisogna spostare il focus, perchè insistere che non esista un fenomeno, indipendentemente dal nome discutibile e dalla maniera in cui viene affrontato, può risultare forzato.

No, è il femminicidio che è forzato.

Se in Piemonte vengono uccise 200 persone e l'80% di essi sono tifosi della Juve, è innegabile che esiste lo juventifosicidio.

Lo si può negare?



Sì, più che altro il criterio sarebbe se tirate le somme quali tifoserie ultras uccidano maggiormente quelle avversarie e quali sono il bersaglio più frequente e perchè, in quel caso si dovrebbe parlare, secondo i loro criteri, di juventinicidio :D. Occorrerebbero poi anche i motivi storici di che portano i juventini ad essere così spesso vittime deglii altri tifosi e appurare che la correlazione non sia casuale.
Devo confessare che anch'io uso lo strumento retorico del paragone quando mi confronto, nonostante i punti deboli insiti nell'usarli, talvolta per il suo umorismo o nel tentativo di portare avanti una dimostrazione ad absurdum. Chiaro che il contesto delle liti di tifoseria è completamente diverso, nelle parti coinvolte ed in tutto, da quello delle liti di gelosia e dei conflitti tra coniugi.
Ma se è per quello anche le donne uccise in quel contesto sono anzi, se ho ben capito, una percentuale trascurabile del totale.
Sono anzi più gli uomini vittime di omicidio, comunque da parte di altri uomini.
La questione è che nel contesto delle liti di gelosia muoiono più donne che uomini e potrebbe esserci un motivo storico, anzi c'è sicuramente e non è del tutto incidentale.
La maggior parte delle vittime degli omicidi femminili sono uomini vero, però la maggior parte degli assassini di donne sono uomini, i quali in compenso muoiono ancora maggiormente sul lavoro.
Non ci sono colpe di genere, come detto ma solo individuali e di sistema.
Ho detto solo che c'è da riflettere non da farsi un esame di conscenza in quanto uomini, eh , anche le donne altrimenti dovrebbero farselo, in quanto queste statistiche indicano, che - solo a livello macrosociale, dico - contribuiscano allo status quo in una maniera diversa dagli uomini, diciamo con una ripartizione diversa dei "compiti" e dei delitti (nel senso più ampio del termine). Infatti ci sono donne e uomini che guadagnano comunque da questo stesso stato di cose che porta alla violenza sulle donne, alla prostituzione, allo sfruttamento maschile nei lavori rischiosi.
Più che minimizzarlo dobbiamo chiederci dove vuole portare la strategia mediatica del battere sempre su quel punto e, questo sì, forzato, creare l'emergenza. Sappiamo bene che le emergenze mediatiche sono un business in tutti i sensi, Bertolasi a parte. Magari inquadrarlo come un pezzo del puzzle o "another brick in the wall".

Il creare un senso di colpa maschile dell'uomo in quanto tale è certamente sbagliato, anche se va detto, non viene mai richiesto esplicitamente. Sarebbe come accusare le donne di avere inventato meno cose degli uomini.
Io personalmente non mi sento proprio toccato, per dire. Però potresti commentare i punti dove ci troviamo più d'accordo.

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