Re: L'immagine mediatica della donna

Inviato da  Ingmar il 26/11/2013 17:14:34
Citazione:

Davide71 ha scritto:
Ciao a tutti:

secondo me è semplice.
Le macchine vanno a benzina e gli uomini vanno a sesso. Il sistema spinge le donne ad essere p*** così gli uomini si prostituiscono al sistema per pagarle.
Così asservisce le une e gli altri.


Questo parlando in generale, di uomini e donne dalla sessualità immatura, sono quindi d'accordo.
In quel contesto l'uomo tende ad essere un consumatore di atti sessuali, anche privi di ogni contenuto ed indipendentemente dalla reciprocità del rapporto, cioè non importa perchè la donna è con lui è cosa provi, ha portato a casa il punto. Diventa quindi una sorta di masturbazione con il bonus per l'ego e l'espressione del potere che ha portato a possedere la donna.
La donna d'altro canto avrebbe anche lei un forte desiderio sessuale, ma, puntanto sulla sua diversità rispetto all'uomo ed esagerandola, il potere spinge a reprimere questo desiderio, forse tramite i giudizi morali (in sintesi ciò che è un punto per l'uomo non lo è per la donna, anche se le cose lentamente stanno cambiando), di conseguenza reprimendosi e talvolta disprezzando l'uomo (a ragione per alcuni di loro) può riuscire ad utilizzare il suo desiderio di fare punto.
Persino Berlusconi, pubblicamente facendo il discorso "che gusto c'è a pagarle, dov'è la conquista" sapeva che filosoficamente parlando è meglio questa cosa, ma poi sappiamo che le pagava. Ora qualcuno dirà che, parlando "da uomini" e in termini "concreti" le si paga di più conquistandole quindi tanto vale pagarle, deve esserselo detto anche lui, ma sappiamo che è fallace come spiegazione e presuppone tutto un modo di concepire il sesso e le relazioni affettive come una transazione economica di cui tirare le somme. Vero è che, talvolta per colpa delle donne, questo succede, perchè non c'è reciprocità nei favori che ci si fa durante il corteggiamento.
Mi ritrovo con quanto detto da questo post https://abbattoimuri.wordpress.com/2013/07/03/la-schizofrenia-della-donna-emancipata-e-schiava-dei-cliche-cavallereschi/comment-page-1/#comment-7946
E la donna che lo redige, come me è tutt'altro che maschilista, anzi.
Per quanto riguarda la non esistenza del femminicidio, secondo me bisogna spostare il focus, perchè insistere che non esista un fenomeno, indipendentemente dal nome discutibile e dalla maniera in cui viene affrontato, può risultare forzato.
Possiamo chiamarlo uomini che uccidono donne per gelosia, per possesso, ma anche, sapendo che nemmeno le donne sono angeli, reazione spropositata ad una legittima rabbia, anche quando il torto è inizialmente il loro.
Il dato è semplice, l'inverso accade molto meno spesso, la forza dell'uomo è quasi irrilevante perchè parliamo proprio dell'intenzione di uccidere. Qualcuno, da un'altra parte per minimizzare ha detto che semplicemente l'uomo è più aggressivo, ma non mi pare un buon argomento, semmai parte del problema, se così fosse.
abbattoimuri.wordpress.com/2013/07/15/la-prima-violenza-sulle-donne-e-dello-stato/
Quello che c'è da chiedersi è piuttosto perchè il sistema ponga così l'accento su questo tema, pur essendo una cosa gravissima, anzi appunto per questo, un potere corrotto finge (?) di sentirsi così investito da un tema morale, lo stesso che si accanisce su individui svantaggiati ed in difficoltà. Che sia fatto proprio per ingenerare divisione e litigio, fare sì che gli uomini se la prendano con donne e immigrati perchè il governo sembra occuparsi molto di loro senza fare nulla per gli altri, ostacolando così la pacificazione necessaria per fare un fronte unito contro la disgrazia economica. abbattoimuri.wordpress.com/2013/07/15/la-prima-violenza-sulle-donne-e-dello-stato/
Citazione:
Quello che so è che la Camusso ha detto che “la crisi è un alibi“, ha aperto il suo intervento dicendo che la questione economica con la violenza sulle donne non c’entra affatto, ed è così che ha sostanzialmente rasserenato capitalisti/sfruttatori i quali, deresponsabilizzati, possono continuare a fare quello che gli pare.

Appunto il sessismo è un prodotto difficilmente scindibile dal contesto di un oppressione più ampia, che può tranquillamente avvenire da parte di una donna come da parte di un uomo, nei confronti di chiunque altro a prescindere dal sesso, quello del forte/furbo/privilegiato contro lo svantaggiato, in difficoltà, sfortunato. Dire "debole" è effettivamente fuorviante, la debolezza può essere contestuale e si potrebbe pensare che è il solito vizio di difendere chi non si da da fare :D.
E' solo un ipotesi di riflessione la mia che calo giù umilmente.
Ma non troppo, eh .

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