Re: LIMMAGINE MEDIATICA DELLA DONNA

Inviato da  Ingmar il 24/11/2013 22:34:28
Citazione:

Calvero ha scritto:
.. il discorso di Ingmar è valido, a mio avviso, fino alla misura in cui si continuerà a credere che fare ciò che si vuole del proprio corpo e immolarlo ad una sovrastruttura che non ti appartiene, riguardi la libertà, e anche questo potrà essere solo riconosciuto da una civiltà, se mai verrà, che non può essere la nostra ...


Forse non l'ho considerato nel post che hai citato tu, poichè l'ho già affrontato in quello citato da Captcha.
Io semplicemente affermo che sia qualcosa che non si risolve nella proibizione e rientra tra le libertà teoriche riguardante individui consenzienti, ma so benissimo, che se questa libertà avviene nel contesto attuale è quasi sempre finta, troppo spesso quando lo stato liberalizza la mercificazione è perchè ha declinato un altra sua responsabilità nei confronti della tutela della dignità degli individui, se mai l'avesse avuta. Però ricordo che un periodo il suicidio era punito (spesso con la morte, ridicolo), ma non voleva dire che lo stato aveva a cuore la tua vita o gli importava se morivi di fame, semplicemente non eri padrone nemmeno di quello.
Quindi è pacifico che non la considero una vera libertà almeno nella parte riguardante l'immolare il corpo ad una sovrastruttura, non però in quella di fare quello che si vuole del proprio corpo e non dover rispondere ad una morale terza, che spesso era legata appunto a vincoli di onore di tipo proprietario o insomma all'essere una specie di "protetta" una sorta di sede dell'onore di famiglia.
Non sono sicuro però di avere capito a che sovrastruttura fai riferimento.

Insomma se lo stato ti dice che sei "libero" di vendere gli organi, con tutta probabilità vuole mantenere l'atomizzazione sociale generata dalla concorrenza e liberarsi lui dal dovere di darti una alternativa, non ponendo più alcun limite alla a quanto può cadere di "prezzo" di un individuo in stato di necessità e del suo svilimento, sotto i colpi della spietata e cruda competizione economica.
Per quanto riguarda la Tv, è chiaro il mezzo in sè è neutrale, quasi sicuramente non lo è il motivo della sua creazione, come detto sopra, se ne può fare un uso positivo, ma è chiaramente una cinghia di trasmissione.

Credo che da qui nasca buona parte della diatriba tra chi la considera neutrale e chi no. A volte è davvero una questione di definizioni.

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