Re: E io urino sulla vostra "civiltà"

Inviato da  Calvero il 16/1/2012 18:17:12
Citazione:



Appunto. Alla guerra come fatto in sé che produce risultati precisi, non si arriverebbe.


Cantiamo tutti insieme sù:

Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l'albero, per fare un albero ci vuole un fiore, ci vuole un fiore, ci vuole un fiore ....per fare il fiore ci vuole un seme ...

... le cose non partono dalla Guerra; quel che produce la guerra, non ci serve discuterlo è cosa morta, come i morti che rimangono a terra. Prima della guerra ci sono gli uomini, e un uomo è un seme, piaccia o meno. E un uomo - come il seme - ha un dato corredo genetico, piaccia o meno anche questo. E il corredo genetico dell'uomo non ha in sé un programma bucolico come codice di sopravvivenza, così per la sua esistenza come per il suo prossimo, piaccia o meno è così; tanto consta; tanto è incontrovertibile.

Se vogliamo ragionare contro-natura, allora possiamo darci all'arte e fare quadri magnifici come quelli di Van Gogh e contemplare il creato da così alte intelligenze creative e comprendere quanto siamo piccoli e quanto amore sprechiamo e, non ultimo, tagliarci un bel pezzo di orecchio per sprofondare dignitosamente nella PAZZIA che è l'unico mondo sano raggiungibile dalla nostra claudicante "macchina bio-fisiologica-pensante".

Ergo, o si parte da presupposti fondati se si vuole risolvere il problema, o estasiarsi di fronte alla Volta celeste per volere comprendere la nostra presunzione, non può che avere la stessa valenza di inginocchiarsi di fronte al Mosé e insieme al Michelangelo, martellando il ginocchio della sua Opera, recitare le altisonanti parole "perché non parli!!!" ...


Citazione:


Guarda un po’, Calvero…è esattamente quello che cercavo di far presente a Ribelle: i 2000 anni di storia è TUTTO quel che sappiamo della storia dell’umanità.


E sta bene.


Citazione:


Anche tu mi conosci, e sai che questa domanda me la pongo quotidianamente. Ma certamente non potrei ritrovare quella scintilla nell’attitudine alla distruzione. Prodotta “valorosamente” o anche non valorosamente.


A mio avviso è soltanto una prospettiva ad effetto. E hai invertito l'ordine nelle cose (non "delle"). L'articolo non promuove la guerra, ma identifica un uomo FALSO rispetto al codice che lo ha generato, all'interno di un "MALE" che non rientra tra quel famoso "bianco e nero" che invece fa parte della magia della Vita.

Citazione:

Il commento di abbidubbi è quanto di più UMANAMENTE apprezzabile c’è nell’UMANO.


Non è nell'umano, quella è una prospettiva (si legga speranza) "divina" di cui si dovrebbe prendere coscienza. La domanda è, ci appartiene?

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