Re: Costituzione della Repubblica Democratica Egualitaria Italiana

Inviato da  Witt83 il 15/12/2011 9:10:10
@ Mangog

Citazione:
Poi se mi chiedi "non sarebbe più giusto salvare i poveracci che le banche?" la mia risposta è SI.

Citazione:
Vorresti far diventare poveracce le banche facendo sparire i risparmi di milioni di persone ( che hanno anche lavorato e prodotto ) per spostare la "ricchezza" nelle tasche dei poveracci ( non per cinismo ma se sono poveri significa che hanno "prodotto" molte volte nulla nel corso della loro vita ) in base al principio che invertendo l'ordine dei fattori il risultato non cambia.... OTTIMA ECONOMIA.


No Mangog non intendevo dire niente di tutto questo.
I risparmi delle persone non ho nessuna voglia di portarglieli via, vorrei però eliminare il diritto per le persone di fare soldi depositando soldi in banca (interessi attivi), non produci non guadagni (sarei anche favorevole ad introdurre un diritto di riscatto, dopo "X" anni ad un prezzo equo, per le persone che hanno in affitto case).
Per quanto mi riguarda le banche dovrebbero essere pubbliche e limitarsi a concedere prestiti ad un tasso di interesse equo (es: 4%) in cambio di garanzie di ferro (inventandosi moneta creditizia).
Se poi i privati riescono ad offrire un servizio bancario alternativo a condizioni migliori, ben venga.
A tre condizioni però: - devi rispettare le leggi (riserva frazionaria al 80%) - se fallisci affari tuoi, lo Stato non ti salva - se un cittadino deposita soldi in banca perchè ottiene l'1% di interesse e la banca fallisce, te lo sei cercato e quindi affari tuoi, recupererai l'80% dei depositi ed il resto lo perdi

Citazione:
Vuoi discutere di economia ?


Ma si perchè no, è un argomento di grande attualità (premetto che non ho le competenze di buona parte degli iscritti di LC)

Citazione:
Mettiamoci d'accordo sul significato di equità e si potrebbe andare avanti con la discussione. La precedenza è tua.


Equo: in cui tutti i lavori vengono remunerati abbastanza da poter vivere in tranquillità. Ci dovrebbero essere distinzioni salariali che tengono conto in primis della qualifica, poi di altri fattori: rischio, sforzo fisico, livello di "disumanità"... Questo per calcolare il salario minimo, per il resto vale il principio domanda-offerta.
Molto banale ma non trovo di meglio

Citazione:
e con questa tua ultima affermazione passi dall'economia a qualcosa d'altro.


Bisognerebbe capire quali sono gli "argomenti" che si possono considerare economici. A mio avviso, una teoria economica moderna, non può non considerare i problemi sociali, ambientali, lavorativi (vedi automazione) ecc.. Si dovrebbe partire da questo e costruirci sopra una teoria e non viceversa (parere personale).

Ciao Mangog

Citazione:
La mia modesta previsione è che in futuro, diciamo a 50-60 anni da oggi, oltre ad esserci molti più disoccupati (si spera che il costo dei servizi cali drasticamente), l'uomo in genere sarà molto meno specializzato. Gli sarà richiesto di imparare molto in fretta ad usare macchinari nuovi in ambiti diversissimi tra loro e altrettanto in fretta potrà dimenticarne l'uso. Specializzarsi in un solo mestiere potrebbe diventare una pessima scelta, se non lo è già.


Speriamo di no!
Già oggi si potrebbero lasciare a casa un sacco di persone con qualche cassa automatica in più.
Io spero che in un futuro sarà la ricerca il settore che assorbirà i disoccupati (ma con le attuali leggi di mercato la vedo dura)

Ciao Infosauro

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