Re: Il suicidio dignitoso

Inviato da  Al2012 il 30/8/2011 16:03:31
@ Edmondo


Citazione:
E pensa che mi reputo una persona ottimista :).
Comunque, se io (poco sopra i 30 anni) mi guardo indietro e tiro le somme, vedo sempre questa "insoddisfazione di qualcosa, (o di me stesso certo)" che per quanto vuoi, non cambia mai.


L’insoddisfazione di “qualcosa” di non ben definito è sicuramente da riferirsi al nostro essere interiore.
“Che per quanto vuoi, non cambia mai” non ha “il colore” di un pensiero ottimistico !!

Adesso in questo momento non è cambiata, ma perché ??
Perché non è cambiata … che cosa stai facendo realmente perché questo “qualcosa” cambi??

La tua mente e il tuo corpo cercano l’ “insoddisfazione” il quel tuo guardare indietro (passato) e tirare le somme ed in base a questo “creano” un “non cambia mai” che si proietta nel futuro.

Passato (…….) Futuro.

Citazione:
Allora ora vorrei capire meglio, quindi per te (prima di questo post almeno) il male di vivere si presenta, perché, che ne so ti fissi su qualcosa che hai perso e "credi" davvero che la tua vita non abbia più senso


“male di vivere” è forse più corretto definirlo con il termine “emozione” perché è legato alla mente (di superficie) e al corpo.
Tieni presente che questo connubio mente/corpo determinano delle reazioni biochimiche (biochimica delle emozioni) che possono causare uno stato di dipendenza a determinate sostanze legate a pensieri emotivi che ne stimolano la produzione all’interno del nostro corpo … un vero e proprio stato di dipendenza inconscio.
Non è il fissarsi su “qualcosa che hai perso” ma fissarsi sul pensiero e sull’emozione che ne deriva e in questi ultimi anni ho compreso che c’è anche una ragione biochimica che rende più complesso il controllo, se si riesce a capire questa complessità si può anche controllarla, senza ricorre a sostanze chimiche extra corporee, ma osservando con distacco emotivo i nostri pensieri, ... lasciandoli scorre ..

Essere colui che osserva il suo pensare e non essere il suo pensare …
Non so se mi sono spiegato bene, perchè questo è un punto importante su cui vale la pena riflettere, specialmente per un tipo impulsivo come me.
Anche se posso sembrare pacato e calmo quando scrivo, nella realtà sono facilmente preda delle mie pulsioni, lo scrive mi rallenta e mi da il tempo di riflettere ed osservare il mio pensare.
Non va inteso come un semplice autocontrollo che tende a reprimere le pulsioni, ma un riflettere per comprenderne la carica emotiva.
Osservare con distacco, che non è indifferenza, ma un osservare non emotivo …. vuol dire che le emozioni ci sono ugualmente, ma in questo caso riesci ad osservarle senza farti dominare da esse..

Ho molto lavoro da fare su questo, e le cadute sono quotidiane ….

Citazione:
Per me, è aver constato (crescendo e quindi anche con stati d'animo differenti) quanto si è impotenti di fronte a certe cose, troppe cose...Per di più anche condivise se non da tutti da molti.. ok questo è un punto che volevo chiarire. .


Cosa intendi con “certe cose, troppe cose …” ?
“Per di più anche condivise se non da tutti da molti…”

Si può essere impotenti di fronte a fatti naturali o che non dipendono dalla nostra volontà, ma possiamo fare molto nel controllo delle emozioni che questi accadimenti producono in noi.

Senza aver compreso bene quello che intendi, mi verrebbe da dirti che la vita è fatta di stati d’animo “alti” e “bassi”, per questo differenti, che tutti noi attraversiamo e viviamo in modo soggettivo, comunque anche in questo caso, c’è un “Passato” che si proietta in un “Futuro” (mente di superficie dominante che condiziona la nostra percezione)

Citazione:
Scusa sono io che mi sono spiegato male, io non intendo risveglio come un altro stato di coscienza, ma intendo un cambiamento personale, una rivoluzione/evoluzione del pensiero se così vogliamo, che è diverso dal cambiare "uno stato d'animo" secondo me.. Anzi sono due cose differenti proprio.. lo stato d'animo è più una sensazione, mentre il mio "male di vivere" viene da constatazioni (soggettivamente rese "obiettive") che purtroppo mi confermano sempre più questo "punto di vista", con risveglio intendevo semplicemente un qualcosa che ti sposti da quel punto di vista, o comunque ti indirizza verso un'altra linea di pensiero...



“con risveglio intendevo semplicemente un qualcosa che ti sposti da quel punto di vista, o comunque ti indirizza verso un'altra linea di pensiero...

Questo è esattamente quello che sto cercando di dirti !!!

Penso che una parte di te ha CAPITO, …. A capito la ragione del tuo “mal di vivere”… ne è cosciente e consapevole del perché ….
È la coscienza che determina i pensieri e non viceversa, se si pensa il contrario, a mio avviso, può significare che la coscienza si è chiusa in un circolo vizio di pensieri in cui si è perso il vero punto di origine.

Per poter ammirare un panorama differente bisogna cambiare punto di osservazione !!

Quel “qualcosa” (il risveglio) è l’azione che tu fai ADESSO per poter osservare quello che è intorno e dentro a te senza caricarlo con emozioni o condizionamenti o giudizi che appartengono ad un passato e senza proiettarlo in un futuro

Questo non è un altro stato di coscienza, ma un modo diverso di essere coscienti, che emerge perché si è raggiunto un nuovo livello di consapevolezza, che porta “un cambiamento personale, una rivoluzione/evoluzione del pensiero” Una evoluzione della tua coscienza individuale.

Il tuo “mal di vivere” è uno stato d’animo caricato emotivamente, che per forza conferma il tuo punto di vista, perché è dal quel punto che la tua coscienza osserva il “panorama”, quindi non è il panorama che determina il punto di vista, o lo conferma, ma esattamente il contrario.

La parte di te che pensa alla morte è quella che NON ha capito che è ingabbiata in pensieri di passato/futuro, che guarda indietro e tira le somme di una insoddisfazione che è cronica perché la proietta anche nel futuro.
E’ la parte di te che NON VUOLE CAMBIARE PUNTO DI VISTA, che è sotto il controllo di una MENTE che non è il tuo vero essere, perché la mente è un mezzo che la coscienza deve utilizzare consapevolmente e non restarne ingabbiata al suo interno in un loop di pensieri ripetitivi dominanti.

Citazione:
Tranquillo :) non anticipo un bel niente ancora, non ne avrei il coraggio e ci sono ancora tante cose da fare e su cui lavorare. ...


Anch’io, per questo nei momenti di sconforto penso che devo fare ancora molto lavoro su me stesso, perché ci sono ancora tante cose da comprendere ….


Citazione:
Per chiudere, io dalla mia corta vita ho capito solo che sono i valori "semplici" le cose veramente importanti per tutti (e che restano). ...


I valori che tu definisci semplici e che sono veramente importanti per tutti, lo sono perché in essi c’è una “armonia” collettiva, per fare un esempio, è come un opera sinfonica dove ogni maestro suona in proprio strumento in “armonia” con gli altri e solo se fa coscienziosamente la sua parte ottiene un risultato armonico che da soddisfazione a tutti.

Per me siamo in un momento di transizione, che è già iniziato, tra un paradigma riduzionistico e un paradigma olistico, chissà forse è proprio il punto di svolta che stiamo vivendo.
Riuscire ad esprimere la nostra individualità in armonia con altre individualità, ridimensionando il nostro ego che determina valori riduzionistici illusori, per riuscire a sentirci tutto in armonia con gli altri …

La scienza e la religione sono parte di un paradigma riduzionistico, per me non esiste differenza tra Creatore e Creato, non c’è un Dio da adorare e un giudizio da temere, sono parte del .. Essere (creato è termine non corretto in quanto non è stato creato) che E’ a-temporale e a-spaziale, ed è attraverso una esperienza temporale e spaziale che inizia un percorso evolutivo della coscienza che si individualizza per raggiungere la consapevolezza della Unicità …

Ovviamente questa è una ipotesi su cui rifletto …..


In merito al filmato “Lo Sfidante” QUI ho dedicato un topic dove puoi trovare il link per scaricare il testo completo in pdf ….

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