Re: Il suicidio dignitoso

Inviato da  Calvero il 19/8/2011 18:53:40
Citazione:


Altolà: se parli di “valori soggettivi” non dovresti, poi, arrogarti il diritto di dare un significato UNIVOCO all’onore.



Eh niente ... nun ce la si fa eh. NON ci sono significati Univoci. Non esistono sulla faccia della terra significati Univoci. L'Onore è univoco solo in un senso e questo è un dato di fatto e cioè: - è il tramite con cui vivificare delle scelte, dei principi, delle responsabilità che, anche quelle, sono e restano sempre TUE. Ma, detto questo, io parlo del MIO onore che potrebbe essere in antitesi o addirittura divergente a quello di altre cento milioni di persone. Ad essere univoca è solo la Volontà.


Citazione:


Quindi, non puoi nemmeno affermare con perentorietà che ...

..... poiché Al2012, astro7, ed in parte anche io, partiamo dal dato secondo cui la Vita è opportunità di conoscerlo, quel PERCHE’.


.. quindi? ... e cosa ti dice a te che questa opportunità sia realmente (e non è un gioco di parole, ma è perfettamente esplicativa) VITALE? te lo dico io cosa. E' cosa tu, come tu, perché tu, valuti la Vita. Né più né meno. E' un tuo giudizio di comodo a cui tu hai deciso di dare un valore che è sacrosanto perché è tuo, ma non è della Vita. E questo è un altro dato di fatto insieme a quello sotto che avevi quotato e riporto di nuovo:


.. l'uomo si trova a esistere senza sapere il perché di N U L L A, volente o nolente, subisce (è un dato di fatto) il suo venire al mondo.


Un altro dato di fatto è che l'istinto di sopravvivenza è primordiale ed è quello con cui inizi il tuo percorso, ed è una LEGGE naturale per la sopravvivenza della specie. Ogni tuo primo passo nel mondo parte da questo ineluttabile fondamento. Ogni tua elucubrazione, ogni tuo dubbio, ogni tua percezione, sin dall'infanzia, passa attraverso questo "FILTRO": è la macchina biologica che ti ordina di sopravvivere. Ineluttabile quindi che anche la tua formazione e quello che sei diventata oggi e sarai domani è ordinata ed è stata subordinata a questo imperativo biologico. Imperativo a-morale, a-ideologico, privo di ogni valore in sé.


Citazione:

Ma mi pare che si stia facendo poco la differenziazione tra VALORE e VALORE DELLA vita.


Ok. Impegnamoci a farla.

Citazione:

Essa continua anche senza la presenza di chi decide l’harakiri. Non sparisce la presunta “inconsistenza” della Vita, sparisce solo chi se ne sottrae.


Non so di cosa tu stia parlando. La Vita non è inconsistente. Non l'ho messo in discussione. E' reale, lo so. Che continui, la Vita. Chi se ne frega, scusa. Ma di che stiamo parlando? Non stiamo parlando forse del fatto se "un suicidio può essere o non può essere dignitoso"? Sinceramente non sono emersi dati e deduzioni che indichino come - cosa sensata - riconoscere alla Vita un Valore in sé - per cui essa debba essere Vissuta.

Citazione:

Per questo sottolineavo la VANITA’ insita nel gesto di suicidarsi.
Il discorso della disperazione, o del trovarsi costretti a togliersi la vita, evidentemente NON rientrano in questa ottica.


L'avevo detto che non andremo mai d'accordo. Ma porca di una miseria. La vanità non è nel scegliere di Vivere, ma è nell'arrogarsi di dare Valori che sono solo soggettivi. Cristo, è matematica questa. Non c'è un solo discorso che possa obiettare questo dato di fatto, e non lo volete ammettere. Sto ancora aspettando che qualcuno mi spieghi perché la Vita avrebbe un valore in sé. O a cui appellarsi, in nome di cosa?????

Se io rispetto la Vita e detesto i prepotenti, non è perché la Vita è sacra, ma perché io sono fatto così. E mi piace essere fatto così. Se ripudio la Guerra non è perché c'è un principio esterno che mi dice che è sbagliata, ma perché nessuno deve dirmi cosa devo fare della mia Vita e di quella degli altri. Se io nel mio piccolo amo il cercare la Verità, e detestare le Bugie è solo in ragione del fatto che le BUGIE sono un illusione.

NON può esserci vanità nel gesto di suicidarsi, poiché ogni cosa è vanità ad occhi esterni. Sarebbe vanità se io dicessi che il suicidio è cosa giusta. Io non posso sapere se è cosa giusta, chi sarei mai io per saperlo? e NESSUNO può saperlo. Io posso solo sostenere quanto LOGICAMENTE, e l'ho dimostrato, al contrario di voi, che può essere un gesto che - da nessuno - può essere condannato, che - nessuno - può dimostrare che è contro i valori della Vita, e che può essere dignitoso, ma sempre e soltanto per colui che lo fa. La vanità è dappertutto ed è anche una cosa molto bella, non ha solo una accezione negativa. L'accezione negativa che HA e io riconosco nelle vostre posizioni è quella di chi si arroga di mettere la morale e i significati alla Vita che NON ha e, se li ha, sono soltanto i vostri - PERSONALI.


Citazione:


Magari il sordo sei te, che estendi i tuoi valori al significato stesso della Vita, che esiste anche senza la soggettività dell’individuo…


Non ti ho mica capito. Ma questo discorso per quanto possa divenire petulante e tedioso, fermo rimane che non si ammettono neanche i dati di fatto. Il mio dire che siete sordi è argomentato a dovere. Come potrei io estendere i miei valori se è dall'inizio che sostengo che sono solo i miei!!!!? che la Vita esiste io non l'ho messo in dubbio. MA stiamo scherzando qui o cosa? Certo che esiste, e quindi? è un FENOMENO. Punto. Non è colpa mia. Il resto è quello che ognuno vuole e può dipingerci sopra. Ed è proprio per il fatto che può esistere senza la soggettività dell'individuo che dimostra la sua totale estraneità ai valori.

Citazione:

Esattamente. Una come ME non può fare a meno di farti notare (come ho già fatto) che se “resistere” alla Vita è vanità, .


Niente, niente da fare. Cristo che cocciuta. "Resistere" alla vita è vanità solo nel momento in cui si vorrebbe far credere o alludere che sia cosa saggia. Questa è la vanità che critico ed è oggettivamente vanità. Ma "resistere" alla Vita perché per te ha valore, non è vanità. Non lo sostengo questo.

Citazione:

ANCHE il ritenere l’IO (che è ESPRESSIONE della Vita, senza la quale non esisterebbe) “indipendente” da essa al punto di sottrarsene è VANITA’
Qui si entra nel contesto dell’interdipendenza tra il sé e l’esterno.


E allora... dove mettiamo il sassolino sulla bilancia? Quindi siccome l'IO è espressione della Vita, levarsela non potrebbe essere dignitoso. Non c'è nesso.
Qual'era l'oggetto del contendere? .. ok, vi rinfresco la memoria e confermo che state facendo orecchie da mercante.

La dignità è la considerazione che si ha di sé stessi. Oppure: - Importanza che viene a una cosa dal significato spirituale, culturale, sociale che l'uomo le annette, e che la rende degna di rispetto.

Intrinseca e cruciale è la questione del rispetto. E il rispetto da dove viene? .. viene dal comportamento che si desidera seguire per sé e per gli altri. E da cosa è fondato il rispetto? da quell'insieme di VALORI che noi gli abbiamo VOLUTO assegnare e, sempre da quei valori, il rispetto e l'onore prendono forma e consistenza. E tutti questi valori sono un parto della tua psiche, e NON della Vita. Riesci a contestare questo? ... Pike ha obiettato solamente la coerenza e l'utilità di certi discorsi (e sta bene) .. e quando ho ribattuto alla sua "supercazzola" si è dileguato, perché ho cercato di spiegargli a quale obiezione stavo rispondendo con la questione "IO".

Ma tutto questo sta prendendo una piega disonesta. Perché le mie deduzioni sono terra terra e vorrei sapere, se è concesso, come l'IO che è solo un illusione culturale potrebbe essere quel fattore che mi dice come un suicidio possa non essere dignitoso. Perché la filosofia è una cosa importante, ma le contorsioni intellettuali no. Adesso chi mi sta parlando nel Forum? Florizel o mia zia?

Citazione:

Bisognerebbe forse ricordare a quanti VOGLIONO caparbiamente continuare VIVERE, che sono tutti "puttane" perchè cercano di non farsi ammazzare dai loro oppressori?


.. e sì, in un certo senso è così. Ma è la Vita. Non ci vedo nulla di male.

Citazione:

A questo punto, dovresti "augurarti" che tutti i palestinesi si autoeliminino.
Perdonerai il paragone, ma osservando le cose dal tuo punto di vista, il discorso viene spontaneo.


Florizel, non farmi girare i cestelli da viaggio. L'uomo deve fare quello che sente. Se l'uomo avesse abbandonato l'idiozia che le sovrastrutture potessero avere dei valori, a quest'ora non ci sarebbero Palestinesi e Israeliani a spaccarsi il culo. E non solo loro. Il mondo è il risultato di sé stesso. Senza contare che forse questa tua ultima uscita, è più un esigenza per capire se Calvero sin'ora ha creduto in quello che "sosteneva" EDIT e sostiene. Allora preciso: prima vengo IO, poi vengono gli altri. E quando voglio aiutare gli altri prima di ME, è perché prima vengo sempre IO. Poiché amo gli altri solo in conseguenza di esprimermi come preferisco. E desidero che tutti possano scegliere DA SOLI cosa fare delle proprie Vite. Lo si capisse una santissima volta. E' la volontà l'unica verità. Il discorso dei popoli oppressi non mette nulla sulla bilancia a dimostrare che il suicidio possa essere cosa sbagliata. Mi spiace non ti seguo. Se qualcuno ha da combattere, combatta. E se qualcuno vuole combattere per qualcun'altro perché crede nella sua causa, combatta. Ma ognuno esiste per vivere i SUOI valori e non quelli del mondo. L'oppressione, per quel che mi riguarda, giusto una precisazione psicologica, dei prepotenti e del Potere (qualsiasi Potere esso sia) non mi sfiora edit nel senso che non mi fa mettere in discussione se vivere o meno. In questo senso, la Vita non mi spaventa. Per me è solo e sempre e soltanto una questione di Gusti.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=6468&post_id=199749