Re: Il suicidio dignitoso

Inviato da  Calvero il 19/8/2011 6:25:16
Intanto rispondo ai concetti che rimangono più cruciali ...

Citazione:

Al2012 ha scritto:

(tornando all’esempio del samurai che si toglie la vita volontariamente per dimostrare lealtà e onore verso il suo imperatore, ma non verso il suo essere vivente …. )


Col cazzo ( ..e so' due). Tu leggi ma non ascolti. Io sì invece, vi ascolto. Tu dici che il "samurai" (che poi qui è un analogia, non scordiamolo) non mostrerebbe lealtà e onore verso il suo essere: ci stiamo prendendo per il culo allora qui? o cosa? ... vabbè un po.... ma dopo basta

... è proprio per il rispetto e la lealtà che ha verso il suo stesso essere che il Samurai ha devozione verso colui a cui si dedica. E quel colui è semplicemente l'Avatar dei SUOI stessi principi. Sveglia. E' a se stesso (il Samurai) che rende conto e NON all'imperatore. E' ormai chiaro che, ai più, sta sfuggendo il vero e profondo significato dell'Onore. Senza offesa, non c'avete capito na fava. Non te ne sei neanche accorto ma tu hai parlato della - fede - e non dell'onore. La devozione verso la Religione è quella cosa per cui se si sacrifica la propria Vita (non serve la morte per farlo, basta anche meno), è mancanza di rispetto verso sé stessi.. perché tale devozione poggia appunto sulla Fede e vive attraverso il misticismo, l'inconoscibile e un percorso che è irrazionale. Il Samurai Vive il suo rapporto in senso umano e Lui si fà riflesso in quello che onora (sia esso un Imperatore o la "Legge" o un Codice) poiché il suo rapporto è volontà e non Fede.

Ma saltando anche questo passaggio, ti sbagli comunque e anche alla grande.

Chi si uccide non rispetterebbe e non onorerebbe il suo essere, questo asserisci. Bene.

Adesso spiegami cos'è il rispetto e cos'è l'onore e la lealtà. Sono valori. Valori a cui ci si può dedicare. Adesso se ci riesci, spiegami se la Vita ha valore. Non solo non saprai spiegarlo, ma ti vedrai costretto a fare appello ai tuoi valori personali e a tutta la tua soggettività, che poi è l'unica oggettività che rimane di questa farsa che la razza umana si è arrogata di elevare a cosa Sacra, a prescindere.

Logicamente, prima che scientificamente, sensatamente prima ancora che razionalmente, l'uomo si trova a esistere senza sapere il perché di N U L L A, volente o nolente, subisce (è un dato di fatto) il suo venire al mondo. Ergo, già soltanto in questo senso, l' - essere senziente uomo - non cerca i valori, li crea. Puoi girarti e contorcerti, ma ogni valore e ogni rispetto è una emanazione del tuo pensiero, del tuo percepire, del tuo - appunto - valutare (valore "&" valutare .. dice niente?)...

Florizel si sbaglia, anche lei, non è che la questione la si sta buttando su un piano prettamente soggettivo. La questione, TUTTA la - questione Vita - qui intesa nei valori è univocamente, incontrovertibilmente, matematicamente SOGGETTIVA.

Il rispetto esiste in funzione dei Valori, e qui mi tocca l'ennesima premessa, perché pare di parlare veramente coi sordi.

Io credo nei Valori, e amo la Vita, ma nulla di tutto questo è cosa vostra. Né tanto meno dell'uomo. Io ho deciso di crederci, oppure mi piace amarli, oppure ne sento l'esigenze e ...via .. all'infinito. Ma sono mie creazioni ed è semplicemente logico e sensato che l'unica cosa reale (reale - poiché è l'unica che esiste perfettamente identica per tutti) sia soltanto la Volontà. IL resto è matematicamente un illusione. E qui occorre ancora [ripetere] un altra premessa (visto che anche questo concetto lo avete saltato a pié pari). Per illusione, ma anche farsa, si intende tutto ciò che si arroga (idiotamente) una posizione che vuole dare un Senso dimostrabile e univoco per tutti, per la Vita.

La Vita è soltanto un fenomeno. Mettetevi l'animo in pace. E voi siete parte di questo fenomeno e tutto ciò in cui vedete Valori, importanza, rispetto, è soltanto la vostra mente a partorirlo.

Non esistono fenomeni morali, ma solo interpretazioni morali dei fenomeni.

E qui per morale, non si intende quella volgare maniera di considerarla modernamente. Per questo all'inizio ho parlato anche di fenomeni che andrebbero, appunto, storicizzati. Che poi questo, di passaggio, è anche il discorso di De André.

Quindi tornado al punto cruciale, io non posso non-rispettarmi o non-onorarmi, o non-essermi-leale se decido di levarmi la Vita, poiché la Vita è quel Valore creato da "te" medesimo e solo a te risponde. Punto. L'unico a fare un discorso sensato è mc, poiché lui dice semplicemente che vale la pena viverla, in soldoni - "chi cazzo me lo fa fare di ammazzarmi ??"... ma paradossalmente il Nichilista è lui e non io (di passaggio, sul discorso Nietzsche, non inoltratevi tanto a pié leggero ) ... comunque, dicevo, il vero Nichilista è mc, al limite. Poiché lui, attivamente (attivamente in senso filosofico) si dedica in un pensiero eroico e crede in sé stesso se pur, da "mero" razionalista... non avrebbe che di farsene di certi valori chiamiamoli "divini" e/o "sacrali". Lui parla di sopravvivenza [ma non è cinico] di base e, in seconda battuta, di quello che a lui PIACE (nel senso più nobile del termine) e come gli piace viverlo... che uguale = GUSTI, soggettività, senso dell'esigenza a toccare il reale finché ne ha desiderio e passione. In poche parole, si fa i cazzi suoi.

Un po meno di passaggio: - in un Dio, in una divinità, o in qualsiasi cosa puzzi quanto solo un Dio può puzzare, quel "Dio" NON è riflesso della tua Volontà, dei tuoi principi, dei TUOI valori ..... ma dei suoi.

E' semplicemente impossibile mancare di rispetto alla Vita, poiché (almeno da 2000 anni a questa parte) fino ad adesso [la √ita] è sempre stata una TELA su cui tutti gli uomini del mondo, tutti quei miliardi e miliardi di uomini, ci hanno dipinto i loro sogni, le loro speranze, i loro credi, la loro forza ...

.. e allora, almeno questo: che la forza sia con voi. Il resto è vanità e arroganza. E non perché ognuno si dipinge la sua Vita, anche io lo faccio...

... ma perché qualcuno dice che non sarebbe opera sua, ma della Vita. Sì come no. Ciò significa essere infantili e non bambini, veramente infantili e presuntuosi.

Ad essere reale è solo la Volontà.

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