Re: Il male di vivere della gioventù

Inviato da  Lestaat il 12/7/2011 4:45:21
Citazione:

incredulo ha scritto:
Citazione: Lestaat

Specialmente incredulo...il tuo post lo dimostra in pieno. Come i vostri genitori prima di voi credi che l'esperienza ti abbia insegnato cosa è giusto e cosa è sbagliato....quando invece l'esperienza, per sua stessa natura non può che averti adattato a questa società...non sei semplicemente capace di concepirla una nuova società....credi di avere in mente una società nuova, ma è solo questa rinnovata.....come facevano i tuoi genitori appunto.

Sempre meglio Lestaat, lo dico senza ironia e senza livore, del resto sono note le incomunicabilità fra generazioni diverse

Tu non mi conosci affatto, non puoi sapere se nella mia vita mi sono ADATTATO a questa società o se sono, come lo sono TUTTORA, profondamente disadattato ma assolutamente sereno, come non puoi sapere se la mia esperienza di vita da disadattato mi abbia spalancato porte percettive in grado di farmi immaginare un possibile VERO CAMBIAMENTO da parte delle persone ma in te è presente un pregiudizio, che ti porta ad interpretare ciò che scrivo in un determinato modo, da "giovane" appunto.

Secondo me esiste un percorso COMUNE a tutti gli esseri umani, tutti siamo neonati, bambini, adolescenti, ragazzi, mariti, padri, mogli, madri, figli, fratelli, mezza età, anziani, vecchi, questo percorso è quello dell'essere umano.

Per quanta fantasia una persona abbia, i ruoli che interpreterà nella sua vita di ESSERE UMANO sono GIA' SCRITTI.

Il giovane Lestaat di oggi sarà il vecchio Lestaat di domani e, se sarà cambiato qualcosa, sarà cambiato DENTRO Lestaat stesso non certamente nel mondo attorno a lui dove tutto cambia perchè niente cambi veramente.

Un saluto


Intanto lasciami dire che sono troppo contento di riuscire a fare certi discorsi senza dover pesare ogni parola.
E' evidente che hai capito benissimo di cosa parlo e soprattutto sai interpretare bene il mio tono ovviamente irriverente.
Grazie.
Devo però insistere.
Per quanto tu ti possa sentire disadattato, è sempre l'interpretazione che TU, frutto delle tue esperienze che non sono altro che l'interagire con gli altri e la società, dai di te stesso.
Come dici tu stesso i ruoli sono già scritti e tu, per definizione, non sai immaginare un futuro diverso, DAVVERO DIVERSO.
Quando dico che ti sei adattato non intendo che ti sei "conformato" alla società, ma che hai adattato il tuo agire o il tuo pensiero su come agire all'interno di questa società per ottenere si, un cambiamento, ma un cambiamento che è sempre e soltanto frutto di questa società.
Lasciami anche sottolineare che forse hai personalizzato le mie critiche.
E' chiaro che non so chi sei, ed è altrettanto chiaro che quando dico "voi" o "tu" non parlo della persona che si firma incredulo, ma parlo in generale del cosiddetto "adulto".
Ma torno anche a dire, come nel precedente post, che ritengo in ogni caso molto più saggio, anzi, forse ancora più saggio, che proprio le persone che davvero hanno compreso qualcosa di giusto e sacrosanto, se ne stiano bellamente in disparte in silenzio seguendo anche quelli che possono sembrare errori ma fatti da persone giovani il cui ruolo è appunto scritto, ed è quello di cambiare le cose.
Credimi, non ho nessun pregiudizio. Sono dispostissimo a pensare a te come ad una persona in gambissima, capace di una visione del futuro e della società incredibilmente giusta e illuminata. Non è però questo il punto. E' l'atteggiamento il problema.

PS
Ma tu guarda se devo trovare una discussione così interessante proprio il giorno prima di andare fuori per qualche giorno.
Per una volta che si imposta senza opposizioni di principio.
Spero di ritrovare ancora viva la discussione al mio ritorno perchè ritengo l'argomento estremamente importante e sono convinto di avere cose importanti da dire a riguardo.

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