Re: Il male di vivere della gioventù

Inviato da  RedPill il 6/7/2011 15:18:16
Nei manicomi ci vanno i malati che non riescono ad uscire dalla situazione avversa con le loro forze o con l'aiuto dei familiari.
Questi malati sono sempre esistiti e sempre esisteranno.

Ciò che però mi fa specie è la condizione di alcuni giovani d'oggi, che non riescono a vivere con energia e forza interiore.
Le cause che io ipotizzo sono di ordine prettamente sociale e riguardano sia la società occidentale in generale, sia il microcosmo familiare.


La società genera in continuazione dei modelli di comportamente sponsorizzati dai media, che non sono però sostenibili dalla persona comune. In altre parole il senso di inadeguatezza e di insoddisfazione genera ansie, paure e depressione.
Inoltre le figure positive a 360° (gli eroi dei bambini di un tempo) sono scomparse dai media, per lasciare posto a modelli di comportamento impersonificati da "stelle comete" che durano il tempo di una stagione.
Le figure a 360°, invece, avevano uno spessore morale ed umano che rimaneva invariato nel tempo e che si basava su parametri completamente diversi dalla "ricchezza", dalla "notorietà" dal "successo", dalla "bellezza", dalla "forma fisica" e così via.

Estremizzando, i diciottenni del 1968 si ispiravano ai loro professori, ai loro capi politici e carismatici, si ispiravano a filosofi e docenti universitari, a giornalisti e scrittori.

Ora i giovani non leggono neppure il giornale al mattino e molti non votano neppure alle elezioni comunali! E i modelli da imitare sappiamo tutti quali siano e variano da calciatori a strlette varie, senza contare i cantanti da circo.


La seconda causa è da ricercare nella famiglia, che dovrebbe essere il punto d'accesso privilegiato per l'elevazione morale e culturale del giovane.
Se la famiglia è assente o, ancora peggio, condivide i modelli culturali e morali frivoli che abbiamo poco fa elencato, il giovane crescerà in un contesto fatto di effimere e voluttuose vite vuote.


Tutto questo non avrebbe alcun peso se il giovane vivesse in un laboratorio protetto ed impermeabile.
Purtroppo però, quando il giovane si scontra con la vita vera, con la necessità di effettuare delle scelte, di decidere il suo futuro e di seguire una sua strada, si trova completamente impreparato.

Impreparato perchè non ha alcun modello a cui ispirarsi, non ha alcun riferimento solido per quanto concerne la morale da seguire, non ha alcuna idea di ciò che vuole essere e di come vuole diventare.

Per lo meno i bambini del 1960 volevano fare tutti gli astronauti...

Peace
RedPill

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