Re: NO TAV INSEGNA.

Inviato da  Makk il 28/6/2011 15:58:45
Citazione:

Calvero ha scritto:
non vivi quelle cose con una forma di superiorità, ma sei terrorizzato [cut]
Dove tu vedi "pensionati", il celerino vede "non devo attivare la coscienza" .... e questo processo psicologico lo mette in moto prima di scendere sul campo (se lui incrina questo protocollo è fottuto, è una questione di principio) ..

questione di principio!?!?!?

QUALE principio?


E... questo "protocollo" è in vigore solo "quando è terrorizzato"?
O anche quando, a posteriori e senza essere terrorizzato, dice che ha spaccato il naso "a quella vecchia troia" o la nuca a quel "drogatello di mmerda" o quando commenta l'ammazzare un dimostrante con "uno a zero per noi"?

Citazione:
o cedi e ti tremano le gambe a prescindere, o vai avanti a testa bassa. E' banale psicologia.

Se succede anche quando sono di pattuglia, in due contro uno e senza pericoli per loro, io la chiamo "psicopatia", non "psicologia". E non c'è niente di banale. Hanno perso il contatto con l'umanità. Altrui. Con la loro possono anche recuperarlo (o illudersi di farlo). Ma gli "altri" sono e rimangono "inferiori". Altrimenti non gli potrebbero fare quelle cose, a freddo e senza rischi per se stessi.

Citazione:
Se non fai così non puoi fare quel lavoro.

Se la cosa non è legata esclusivamente al momento dell'azione ma è una cosa che devi portarti dietro nella vita di tutti i giorni per sopravvivere con te stesso, allora cerca di capire Calvè...

... non sono gli altri che hanno la "lacuna di chi non ha provato certe cose", è che proprio l'idea di dover pensare in quel modo "per principio", per pagare il mutuo, per quello che ti pare, per gli altri è inaccettabile.

E se (io continuo a dare il dubbio di questo "se") è una cosa "del momento dell'azione", ci si può ancora ancora stare, facciamo i distinguo piuttosto dubbi fra dobermann e terrorista.

Se però è mentalità, addestramento, principio, condizione permanente, allora la differenza dall'arabo kamikaze dove cazzo sta?

Che quello crede in qualcosa.

Ma tutti due sono consapevoli di quello che fanno. Deresponsabilizziamoli dalla pianificazione ma non dall'azione.

Dobermann mio nonno: i cani possono agire di riflessi automatici senza rendersi conto delle conseguenze; gli umani, dopo, sono in grado di rifletterci. E prendere le misure per il futuro.

Se non lo fanno, siamo sempre alla sindrome "eseguivo solo gli ordini".
E non è affatto una "lacuna" che gli altri "non possono capire". E' storia raccontata tante, troppe volte, in tutte le sue complesse sfaccettature.
E' vero e nello stesso tempo è falso.

Basta alibi.


Sembra di vedere quelli che hanno ammazzato uno facendo gli stronzi con la macchina. Dio, come piangono. Come sono sinceri. Come vorrebbero essere morti loro, invece.

E ci credono. E fanno pietà, la loro vita è distrutta quanto quella della vittima.

Peccato che poi, al processo, mentono spudoratamente per salvarsi il culo. E per non risarcire i parenti della vittima.
Hanno rimosso la vittima, un peso intollerabile.
Infatti dopo (averla sfangata) la loro vita riprende, se non proprio tranquilla (ma anche tranquilla, sì), comunque niente a che vedere con l'impressione di devastazione interiore che davano seduti sul marciapiede a quell'incrocio. Passato tutto o quasi.

Bene, ma tutti i milioni di fessi che NON fanno gli stronzi con la macchina e non è che non ammazzano, ma neanche si mettono in condizione di finire per ammazzare qualcuno con la macchina!?

Quelli "non possono capire" cosa ha passato lo stronzo... già, già...

Sai che nuova, c'è?

Invece lo capiscono, Calvè'.

Lo capiscono talmente da non avere mai avuto voglia di fare gli stronzi con la macchina.
Perché sono talmente sensibili e pacati e "diligenti come buoni padri di famiglia" da averlo capito senza doverci passare

Ekkekkazzo!

Citazione:
Se non fai così non puoi fare quel lavoro.

fuochino... fuochino

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=6399&post_id=197346