Re: Referendum 12.13 giugno

Inviato da  redna il 7/6/2011 12:57:49
La privatizzazione dell'acqua include anche che l'acqua potabile, cioè quella di tutti, sia i controllata oppure che si paghi anche se piena di arsenico come è ora?

Acque all'arsenico: l'Ue chiude
i rubinetti di 128 Comuni italiani
Documento di Bruxelles nega al ministero della Salute
la deroga ai limiti per la potabilità. E impone ordinanze per vietarne l'uso alimentare. Lazio regione più colpita


......Scatta ora una guerra contro il tempo per evitare che a casa di migliaia di famiglie i rubinetti possano restare chiusi a seguito di una possibile raffica di ordinanze. ........


Sono ordinanze richieste da Bruxelles, che potrebbero proibire l’uso potabile dell'acqua. L’intimazione indirizzata il 28 ottobre al ministero della Salute dall’Ufficio Ambiente della Ue apre un pesantissimo problema sanitario in 128 comuni dello Stivale divisi tra 5 regioni.

prima di fare un business dell'acqua non sarebbe il caso di vedere di non darla bere a tutti così sporca?

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IN DIFFICOLTA’ 250 MILA FAMIGLIE - A febbraio l’Italia – che ha recepito le direttive comunitarie in una legge sulle acque potabili in vigore dal 2001 - ha chiesto di innalzare i limiti consentiti temporaneamente, appunto, a 50. Ma la Ue ha bocciato la domanda facendo esplodere un problema che, stando al documento ufficiale indirizzato al ministero della Salute, riguarda i rubinetti di circa 250 mila famiglie.
Ad essere coinvolte sono grandi capoluoghi e paesi di poche decine di anime: per restare al Lazio, gli «utenti interessati» a Latina sono 115.490, ad Aprilia 66.624, a Viterbo 62.441 e poi ancora 10 mila ad Albano e 18 mila a Sabaudia. In Toscana acque a rischio in località vacanziere come Piombino, Cecina, Porto Azzurro e Porto Ferraio, ma anche Foiano della Chiana, Montevarchi, Campo nell'Elba, Rio Marina, San Vincenzo. Problemi anche a Orvieto in Umbria, mentre a Solda di Fuori, in Alto Adige, sono «solo» 25 gli abitanti che potrebbero ritrovarsi senz’acqua.


Arriva l'acqua potabile in un centro del Bresciano ANCHE IN LOMBARDIA E TRENTINO - Acque non salubri vengono identificate nella tabella del documento Ue nelle province di Mantova (Marcaria, Roncoferraro, Viadana), Sondrio (Valdidentro e Valfurva) e Varese (Maccagno, Sesto Calende, Dumenza). Il comune di Cava Manara, in passato con problemi, ora ha acque «perfettamente potabili» grazie all’apertura di nuovi pozzi. In Trentino, risultano non a norma le acque di Laste/Cantanghel, Canal San Bovo, Fierrozzo, Frassilongo.
Quanto alla Campania, 14 comuni - non gravati dall'allarme arsenico - hanno ottenuto la deroga per ciò che riguarda il floruro: si tratta di Boscotrecase, Cercola, Ercolano, Ottaviano, Pollena Trocchia, Portici, S. Anastasia, San Giorgio a Cremano, S. Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre del Greco, Volla.
ALLERTATE LE PREFETTURE - Quel che succederà adesso ancora non è chiaro. Contatti frenetici sono in corso tra il ministero della Salute e gli assessorati all’Ambiente delle Regioni coinvolte. Dove il problema è più sentito - appunto come nel Lazio - Asl e Comuni interessati al possibile divieto si sono incontrati per delineare una strategia comune, allertando anche le Prefetture. E’ stato chiesto un pronunciamento all’Istituto superiore di sanità per stabilire le linee guida cui dovranno attenersi le autorità mentre la Regione ha preparato una specie di vademecum che presto sarà distribuito presso scuole, uffici pubblici, ospedali, aziende.

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