Re: Referendum 12.13 giugno

Inviato da  effeviemme il 6/6/2011 14:14:03
Questo articolo l'ho appena letto

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8401

e conclude con la spiegazione semplice semplice da comprendere:

Cosa succede se l’articolo viene abrogato?
Le possibilità sono due:

1) Torna in vigore l’articolo 113 del TU degli enti locali, che permette la gestione dei servizi pubblici anche a soggetti privati (sia pure in collaborazione col soggetto pubblico). Quindi la situazione è identica a prima.
2) Succede che occorre emanare una nuova normativa ad hoc, che però dovrà rispettare i principi comunitari.

Commento finale.

Ora a questo punto arriva l’inculatura finale. Non è l’Italia che vuole la privatizzazione dell’acqua, ma l’Europa, che con varie direttive ha previsto che i servizi locali debbano essere svolti in regime di “concorrenza” (ovvero: debbano essere privatizzati per fottere il cittadino alla grande).
E, ovviamente, non esiste la posibilità di abrogare per referendum una legge europea.
La privatizzazione dell’acqua, in altre parole, è un fenomeno che diventerà nei prossimi anni sempre più smaccato, ma non per colpa dell’Italia, bensì per colpa dell’Europa. Non tratterò gli altri quesiti referendari. Mi pare che questo, come esempio di perfetta presa in giro, sia sufficiente. E mi pare che l'interpretazione dell'istituto referendario in chiave "costituzionalmente orientata" possa essere sintetizzata figurativamente dalla foto che apre l'articolo che avete appena letto.

Paolo Franceschetti

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Se l'esposizione è corretta, e a me pare che lo sia:
In sostanza, il 12 giugno ci dovremmo "scannare" tra cittadini per il SI ed il NO sulla privatizzazione della gestione dell'acqua, per finire più in là COMUNQUE (quando lorsignori decideranno) a dover rispettare delle disposizioni ( non nell'interesse dei cittadini, è palese) emesse da personaggi che si dichiarano "nostri governanti" senza essere stati "eletti" da nessuno di coloro che ne dovrebbero essere governati
(all'incirca " democraticamente eletti " quanto i nostri parlamentari).

Possiamo dire GRAZIE al "trattato di lisbona", sottoscritto "democraticamente" dai nostri "rappresentanti" "democraticamente" eletti dal popolo?

... ed il gioco delle tre carte continua.

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