Re: Referendum 12.13 giugno

Inviato da  Lezik85 il 29/5/2011 18:56:36
Citazione:
Se ti fossi sforzato di leggere magari avresti capito...


Ecco, ora segui il tuo consiglio, perchè dimostri di leggere ma di non capire il succo del discorso. Mi spiegherò per l'ultima volta quindi, nonostante sia palesemente già stato scritto. Pare di vedere Krugman che davanti la salita del CPI va in crisi isterica per la deflazione, cristodiundio! SE (porcozzio! SE) il sistema idrico italiano fosse trasparente, le tariffe dovrebbero essere più alte. Finora, i soldi che i gestori perdono a causa delle tariffe artificiosamente troppo basse VENGONO SGANCIATI DALLE TASSE! DALLE TASSE! (che pagano tutti, quindi anche chi è meno abbiente o si sacrifica per consumare meno). Altrimenti questi pezzi di scemi non sarebbero indebitati fino al collo. La trasparenza la ottieni se tutto viene pagato in bolletta, allora si che le cose sarebbero diverse. Eccheccazzo!

Le tariffe non possono coprire i costi perchè, porcozzio!, sono arbitrariamente imposte. E' la pianificazione centrale che bisogna buttare fuori dai coglioni, o ancora qualcuno ha nostalgia dell'USSR? Se si, vedesse di non rompere le palle agli altri crocifiggendoli economicamente e si sentisse un cd dei Beatles così gli passa la nostalgia.


Citazione:
Non ha mai scritto questo ma ha riportato opinioni secondo le quali:
"Chi consuma più acqua paga troppo poco"


Gira il mestolo del calderone e forse vedrai qualcosa. Nel frattempo:

“[...] Novello Papafava, nel suo Proprietari di sé e della natura, autentica summa, in Italia, dei princìpi dell’ecologismo liberale, ha utilizzato l’esempio di New York per spiegare il funzionamento di questo meccanismo. Fino ad alcuni decenni fa, nella megalopoli statunitense la fornitura d’acqua proveniva da compagnie private. Via via, queste vennero tutte socializzate, fino ad arrivare ad un completo monopolio pubblico sul servizio idrico. “Ma – spiega Papafava – prima che si passasse a tale monopolio, a New York, non ci fu mai alcuna preoccupazione circa la scarsità d’acqua. Nel luglio 1985 il livello delle riserve che forniscono New York si abbassò, come mai successo in passato, a un 55% della capacità, rispetto al normale 94%”.3 Colpa della natura, del clima? La vera ragione stava nel fatto che i proprietari dei palazzi pagano al governo una tariffa fissa di favore per l’acqua. Questo implica che gli affittuari, non pagando nulla per l’acqua, non abbiano alcun incentivo ad utilizzarla in maniera razionale ed economica; dal canto loro, i proprietari, visto che pagano indipendentemente dall’uso che gli affittuari ne fanno, sono altrettanto incentivati a disinteressarsene.”

Ricorda vagamente qualcosa...

“Le tariffe al di sotto del mercato – scrive ancora Papafava – creano una carenza artificiale che fa sì che molti non siano in grado di trovare il prodotto. E quando le scorte d’acqua si riducono, il governo raramente risponde alla maniera di un’impresa, cioè alzando i prezzi per equilibrare il mercato. Il prezzo rimane basso, ma vengono imposte limitazioni sull’irrigazione del giardino, sul lavaggio delle auto e sul numero di docce. In questo modo, ognuno è esortato al sacrificio, con la differenza che le priorità dei sacrifici sono escogitate e imposte da funzionari, che serenamente decidono quanta irrigazione del giardino o quante docce possono essere permesse e in quali giorni, per affrontare la grave crisi
(che essi hanno creato).”


http://www.acqualiberatutti.it/images/stories/pdf/IBL_BP_21_Acqua.pdf


Adios.

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