Re: Referendum 12.13 giugno

Inviato da  Pispax il 25/5/2011 3:42:50

Santaruina


Citazione:

Il fatto è che mi pare che si utilizzi il termine "privati" quasi come sinonimo di "ladri affaristi senza scrupoli".
Non è detto che ciò non avvenga, ma ora come ora la situazione è già così, solo che i ladri affaristi senza scrupoli ci sono già, e sono il "pubblico", che per definizione è composto da questo genere di persone.

L'equazione "pubblico = buono" mi pare un po' troppo ingenua, ed è quella che chi si batte per il sì continuamente propone.


L'equazione "pubblico=buono" magari è ingenua, ma l'equazione "privato=miglioramento" di sicuro in casi come questo è parecchio farlocca.

E' farlocca perché l'acqua, bene o male, è una roba indispensabile per la sopravvivenza. E' una risorsa "strategica".

Quello che è avvenuto dove l'acqua è stata privatizzata è che come prima cosa sono aumentate le tariffe lasciando inalterato il servizio.
Dove non si è aumentato il prezzo al metro cubo si sono trovate soluzioni più truffaldine per ricapitalizzare, per esempio MOLTIPLICARE a piacere il deposito preventivo cauzionale.
Un'altra diretta conseguena è che l'acqua potabile ha smesso di essere un bene pubblico essenziale, e quindi diventa molto facile bloccare i contatori.



A me una cosa del genere è successa l'anno scorso, tanto per dire.
Come prima cosa la società dell'acqua da cui dipendo ha deciso, motu proprio, di addebitarmi SESSANTA euro di deposito cauzionale visto che non avevo domiciliato le bollette in banca. E lo ha fatto perché in appena 5 anni di gestione privata (anche se in parte municipalizzata) aveva accumulato un debito pazzesco e aveva bisogno di soldi veloci per ripagarlo.

Il deposito cauzionale serve a mettere al riparo la società da eventuali bollette non pagate, come tutti sanno.
Bene: a me hanno tolto l'acqua, senza preavviso, perché 5 mesi prima mi ero dimenticato di pagare una bolletta da DODICI euro. Con le altre ovviamente ero in pari. E la bolletta era stata raddoppiata per "spese di notifica e servizi extracontratto" (la chiusura del contatore)


Anche quando l'acqua era municipale mi era capitato di dimenticarmi qualche bolletta. Sempre roba residuale: io di acqua a casa ne consumo pochissima.
Veniva il funzionario del Comune, mi dava del coglione e prendeva i soldi. Nessuno mi ha mai chiuso il contatore e la sovrattassa era minima.

Un sistema troppo bonario e arcaico?
Può essere.

Poi però il Comune ha ceduto ai privati acqua e acquedotto (che col sistema troppo "bonario" erano in ATTIVO) a una società per azioni, che in breve tempo si è riempita di debiti.







Citazione:
Se anche la gestione privata fallirà, questo accadrà perchè sarà lo stato a gestire le "privatizzazioni", ovvero ancora una volta saranno gli amici degli amici ad essere favoriti.

La gestione privata potrebbe funzionare solo in presenza di una libera concorrenza, senza l'intermediazione statale (stato che, ripeto ancora, è quella entità composta dai peggiori elementi della società).


Però ora dovresti anche spiegarmi in che modo ottieni una "libera concorrenza" sull'acqua degli acquedotti.
Per sua natura l'acqua potabile è una cosa che ha bisogno di infrastrutture pesanti. Più dell'energia.
Non basta un cavo: servono TUBI.
Tubi che devono SEMPRE essere interrati, tubi che non devono intasarsi mai, tubi che non devono aver perdite.
Servono anche DIGHE, a volte.

Cioè servono investimenti a lunga scadenza. In molti casi investimenti a LUNGHISSIMA scadenza, tipo una diga, appunto, o rifornire d'acqua una piccola comunità montana. Un costo molto elevato adesso in cambio di in guadagno fra qualche decina di anni.

Di conseguenza, l'unico modo per essere sicuri che il concessionario effettuerà questi investimenti è quello di concedere concessioni lunghe a sufficienza per permettere di rientrare dagli investimenti fatti (più il guadagno).
Però se c'è una concessione lunga di fatto si è creato un monopolio: per i prossimi vent'anni il concessionario la fa da padrone.

Questo lascia spazio solo a due possibili soluzioni:

1) Si danno concessioni lunghe.
Tradotto: addio, "libero mercato"

2) Per salvaguadare il "libero mercato" si danno concessioni brevi. Però questo implica che il concessionario dovrà occuparsi solo della manutenzione degli impianti, mentre gli investimenti a lungo termine (che so, un sistema fognario migliore) sono a carico della collettività.
Tradotto: se il grosso delle spese tocca comunque a me, mentre il guadagno va a altri, a che mi serve avere un concessionario?


Oppure tu ti immagini che sotto lo stesso manto stradale ci siano tubi e fogne di 5 o 6 società diverse, in modo tale da permetterti di attaccare scarico del cesso e acqua per lo sciacquone al concessionario che ritieni più opportuno?






Citazione:
O forse c'è qualcuno pronto a sostenere che un potere centrale, attualmente, possa essere interessato al benessere dei cittadini?


Eccomi.
Ci sono io.

Rispetto all'acqua, l'interesse politico di un qualunque potere centrale (se democratico, cioè se ratificato da voto) è che l'acqua arrivi nelle case. In TUTTE le case, anche in quelle dove non sarebbe economicamente conveniente portarcela.
L'interesse di una qualunque società economica invece è la pura e semplice remunerazione degli azionisti.

Nel primo caso l'acqua è un elemento di "scambio". Io decido di rivotare il sindaco, o di mandarlo a quel paese, anche sulla base del servizio idrico che ricevo. Se il sindaco vuol venir rieletto è SUA convenienza che io abbia l'acqua al rubinetto.
Nel secondo caso io sono "cliente" di un monopolista.

Fai te.

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