Re: Metropia

Inviato da  Calvero il 13/4/2011 4:07:34
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@calvero

trovato??


Ciao Ed .. scusa il ritardo. Visto e assaporato, e vale di più il secondo termine ... peccato perché con qualità visiva bassa. Attendo di trovare un buon DVD per ri-vederlo nella mia saletta. Ma non solo per questioni tecniche, ma perché ritengo rientri proprio in quei film da ri-vedere, e magari con un amico interessato per entrare in qualche discussione interessante e in tempo reale soprattutto.

Non concede accomodamenti al pubblico, e non si presta ad essere accattivante concettualmente, se non nella sua veste "grafica" che mira a sorprendere. Innovativo. Concettualmente è invece criptico, disturbante (come deve essere) che non significa - angosciante e certo non mortifica la vicenda.

A me è parso di seguire un fumetto, un idea stilistica che si ferma sulla percezione delle espressioni e dei sentimenti, geniale in questo senso.. poiché arricchisce l'esperienza visiva attraverso una dinamica relegata a passaggi appena palpabili. Come in quei sogni, sai, in cui vorresti correre, fuggire, ma non riesci, e anche se il "mostro" è più veloce di te, è sempre lì lì alla stessa maledetta distanza: pronto ad agguantarti e senza farlo ...

... un bel percorso questo di Metropia, messo in moto attraverso delle logiche (ormai, anche inflazionate - nel bene e nel male) Orwelliane. Un percorso sgomento però lucido e scandito da tempi precisi, come nell'impossibilità "di un urlo soffocato" che gli occhi del protagonista mostrano.

Probabilmente uno dei pochi film che riesce ad essere "giocato" in forte soggettiva nonostante lo stile visivo rimandi più che altro a un incrocio tra un Noir e una Graphic Novel. Si tratta soprattutto di leggere la profondità che un messaggio crudo deve dare con tutta la sua forza, mostrandoci quell'alienazione che si impossessa del nostro quotidiano. Leggo in questo il monito più forte: nell'accettazione supina del male da parte della gente ordinaria, che viene assimilato a passo di danza attraverso il marketing; attraverso un imposizione gentile, pacata; attraverso un cinismo in cui, prevedono gli autori, plausibilmente, si possa effettivamente cadere come in un incubo. D'altronde sarà proprio l'indifferenza agli istinti che potrà permettere di far sì che uno shampoo possa veicolare l'inganno. E' sempre un meccanismo pubblicitario a essere denunciato. Forse lo si sta capendo che non esistono Poteri buoni, così come non possono esistere buone pubblicità. La lente di ingrandimento grottesca e le antennine sensibili a questo crescendo, sono proprie di quest'opera e questo hanno mirato con intelligenza.

In questo senso poi, visto che si è parlato di - Essi Vivono - .. è veramente interessante quali agganci biologico/fantascientifici hanno inserito sulla manipolazione umana che si dipana nella storia. C'è stata qui una evoluzione più intellettuale di quella di Carpenter .. e credo che in ordine a queste prospettive, siano due film complementari. Effettivamente complementari. Credo siano "preveggenze" in cui Metropia ha lasciato degli spunti interessanti da approfondire. Tra messaggio, e confezionamento del film, vedo un opera propriamente artistica con la "A"maiuscola. Che come arte, appunto, induce a ruminazioni lente dopo il primo impatto emotivo...

... e forse che questi mostri ci raggiungano una buona volta! ma almeno dopo che ci siamo fermati sulle nostre gambe e senza dare loro le spalle. Spero sia questo uno dei messaggi veicolati da questo tipo di Cinema.

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