Re: il culo di Natasha e i nuovi specchi

Inviato da  ivan il 19/11/2010 4:53:01
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Ciao Ivan




Ciao Calvero

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Non pensi che una sana e leale concorrenza sarebbe già l'inevitabile figlia (o frutto) di una società già rivoluzionata?




Io penso che una sana e leale concorrenza sia la normali prassi in un paese normale e libero.

Cosa vediamo invece da 30 decenni i in qua da queste parti?
Vediamo una politica che ha favorito in putti i modi possibili il formarsi del monopolio televisivo, vediamo un elettorato che corre sempre in soccorso del monopolio ogni qual volta si è tentato di fermarlo.


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credo che in questo senso si possa parlare di un qualcosa che può solo discendere da un risultato che ne è inevitabilmente scaturito a monte. A monte e radicalmente, appunto, già risolto.


Il bisogno emergente porta avanti l'accorpamento delle funzioni ed il decentramento decisionale al di là delle contraddizioni e difficoltà iniziali non sottacendo ma anzi puntualizzando nel rispetto della normativa esistente l'annullamento di ogni ghettizzazione.

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In soldoni: una buona TV può esservi solo dopo la rivoluzione, non prima.


Ossia, in soldoni, la TV è buona solo se veicola i pensieri di chi vince, di chi è il piu' forte, altrimenti non è buona e se non si piega ai voleri del piu' forte allora rivoluzione .

Sempre la stessa storia: chi ha il potere in un dato periodo storico immagina se stesso come il meglio che ci possa essere mentre immagina gli altri, i soccombenti, come il peggio che ci possa essere e pertanto impone il suo pensiero con le buone o con le cattive.

Si pensava che questa categoria di pensiero, l'imporre con le buone o con le cattive il pensiero dominante, fosse superata ed invece eccola qui, piu' forte e radicata che pria.


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E, rincarando la dose, per me la stessa non potrà essere nemmeno un sostegno al risveglio delle coscienze. Anzi ne è l'inevitabile (ormai per forza maggiore) annichilimento.



"Risveglio delle coscienze", "annichilimento" ..

Ma chi decide se una data cosa è un pregiato "risveglio delle coscienze " o un abominevole "annichilimento" ?

Questa è la scena di un simpatico film, in cui la questione è rappresentata in maniera magistrale:




Ossia è il potere dato dall spada che decide cosa è bene e cosa è male.

Ma oggi non siamo piu' nel medieovo ( o almeno non dovremmo esserlo) e dovremmo concepire la diversità come una ricchezza, non come qualcosa da temere.
E' la diversità che crea nuove nicchie di mercato, che crea nuove opportunità.


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Ma se mi sbaglio.


.... non l'ammetterai mai .



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Se tu avessi la bacchetta magica (a parte di diventare ricco e invisibile )... e diventassi il SUPER VISORE IN CAPO COMANDANTE, quali "tavole della Legge o 10 comandamenti" imporresti ai palinsesti televisivi?



Eccolo di nuovo qua il pensiero autoritario che fa capolino.

La legge vista come un qualcosa di generato da un capo assoluto , dai connotati divini, che arriva con le tavole di pietra con su scritte le leggi da rispettare altrimenti sono guai .

Anche questa forma di pensiero, incentrata in ultima analisi sulla figura del padre autoritario si ma che non sbaglia mai (anche perchè lui è l'espressione divina che per definizione ...) e che si prende cura di noi guidandoci, si pensava fosse superata ed archiviata..

Invece no, eccola lì , sempre radicata e diffusa.

La genesi delle leggi oggi è cosa ben diversa da com'era nel recente passato intriso di feudalesimo.

La genesi delle leggi oggi è ben diversa, è fatta di contrattazioni tra le parti che discutono e si danno in maniera concorde una serie di regole che hanno l'unico scopo di garantire la leale e sana concorrenza tra gli attori di un dato scenario garantendo nel contempo i diritti di tutti .

In soldoni, le regole non le deve dare l'invasato di turno appena sceso dal monte con le tavole della verità, le regole le devono dare gli attori di undato processo produttivo (in questo caso produttori della merce "informazione", "spettacolo", etc) nonchè i consumatori delle merci con lo stato garante del rispetto delle regole - cioè dei doveri - e dei diritti.


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Fermo restando (è giusto che lo ri-premetta) che questo non ha a che vedere con programmi semplicemente migliori, quindi, per l'amor di Dio, non parliamo di migliorare la TV Spazzatura, ma di darmi un indicazione su quello che concettualmente potrebbe, secondo il tuo giudizio, rivelare e concedere alla gente la libertà dai vincoli della mistificazione mediatica.


Il negozio di elettronica lì all'angolo. Ma va bene pure un buon ipermercato . L' e-commerce sul web va ancora meglio (ti portano tutto a casa a prezzi interessanti) .

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E purtroppo credo che il discorso di Pasolini sia cristallino nella usa denuncia. In sé - i Medium di massa - non possono che essere l'ultimo capitolo di una farsa che sublima la decadenza del mondo cosiddetto civilizzato.


O dell'attribuire al tutto le caratteristiche di una parte : siccome ci sono alcuni mass-media pessimi, tutti i mass-media sono pessimi e pessima è la società che li esprime.

Ma le cose non stanno per nulla così.
Mentre nel belpaese leggiamo cose di questo tipo qui http://www.beppegrillo.it/2010/11/la_vergogna_dei_contributi_alleditoria.html , altrove si va avanti, ci si allontana dal medioevo http://www.beppegrillo.it/2010/11/giornali_addio.html basandosi sulla semplcie considerazione che è la buona qualità delle merci proproste che garantisce un futuro dignitoso.

Ci sono mass-media buoni e mass-media pessimi e non possiamo farci niente se non evitare di comprare merce pessima . Poi se ad uno piace comprare merce pessima, fatti suoi .

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