Re: Comunicazione non verbale - Quali pericoli

Inviato da  Notturno il 10/11/2010 11:49:41
Come convincere l'interlocutore:
http://www.gigliolazanetti.eu/files/download/f33d9e4e2b0679bec8f26c6e4a5af774.pdf

Passo 1
Acquisire la sua fiducia.
Citazione:
Il primo modulo è finalizzato ad esplorare la possibilità di introdurre un rapporto basato sulla sintonia, trovando un terreno comune di intesa. Riuscire a individuare i punti di contatto possibili vuol dire creare un presupposto di confidenza che, adeguatamente sviluppato, porti alla fiducia e al rispetto reciproco.


Citazione:
Una volta raggiunto il rapport o reciproca comprensione, però, è necessario mantenerlo e verificarlo costantemente, per far sì che la persona ci "segua" nella nostra visione del mondo.


Attenzione!!! La strategia e' questa: acquisisci la fiducia AL FINE DI FARTI SEGUIRE NELLA TUA VISIONE DEL MONDO.

Capito?

Mia nonna diceva: "Fatti santo e va' a rubare nelle chiese". Il concetto e' esattamente lo stesso.

Citazione:

realizzare lo scopo primario: ottenere una comunicazione efficace e fidelizzante.


comunicazione "fidelizzante"...... *brivido*

Ed ecco come si fa a "entrare in sintonia":
Citazione:
il ricalco para verbale che consiste nell'attuare uno stile di conversazione simile, con il medesimo tono di voce, ritmo di parole, volume, pause ecc. Prenderemo in considerazione anche il ricalco verbale, attraverso l'esplorazione delle modalità espressive del linguaggio che rivelano un uso prevalente del canale comunicativo o sistema rappresentazionale visivo, auditivo e cenestesico


Si imita l'interlocutore. Tutto qui.

Ma lo si fa alla grande, da veri figli di puttana, mica "all'acqua di rose", no!

Lo si studia, si capisce che tipo è che voce usa, il tono., il ritmo, il volume, le pause, ecc.... e non basta. Lo si imita nei contenuti della comunicazione (parleremo dopo degli schemi visivo/uditivo/cinestesico).

E' tutto pianificato.... tutto studiato e regolamentato.

Lo si ricalca (ossia lo si copia) anche nella tipologia culturale
Citazione:
Particolare attenzione sarà dedicata al ricalco culturale, che mira ad
adeguarsi al registro - stile e livello di discorso - dell'interlocutore e sarà sviluppato nel quarto modulo. Esso prevede l'utilizzo di particolari terminologie, stili espositivi e argomentazioni specifiche della persona. È un tipo di ricalco non semplice -. Per destreggiarsi nel discorso, senza fare "scivoloni" che potrebbero pregiudicare il risultato, si procede allora all’identificazione linguistica, ossia al riconoscimento del metaprogramma usato dall'interlocutore, per poter usare il linguaggio di influenza appropriato che ci ponga in sintonia con la sua mappa del mondo.


Citazione:
non è necessario sapere tutto della cultura di appartenenza di un individuo, per trattarlo in modo consono alla sua personalità: basta conoscere i suoi metaprogrammi individuali e parlare con un linguaggio di influenza corrispondente.


Se leggerete quello scritto, pubblicato dalla dottoressa Gigliola Zanetti, proverete un po' di paura.

Paura di cosa?

Paura di scoprire che esistono persone che SANNO MANIPOLARE gli altri.

E mica perché sono geniali o dei semi-dei.

Semplicemente hanno studiato le techiche.

Badate che c'è una cosa fondamentale in tutto questo:

oggetto dello studio e' il MODO IN CUI FUNZIONA IL CERVELLO.

E, conseguentemente, il modo per eluderne le difese.

Il nostro cervello è un sistema che funziona su basi abbastanza standard.

Scoprirne la prevedibilità mette paura.

Almeno a me.

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