Re: Forums di LC e a MM: avanti così e ancora sul 9/11

Inviato da  Freeanimal il 19/8/2010 10:20:47
Redna ha perfettamente ragione quando scrive:
“Se trovi tanto belle le tue comodità sappi che sono i risultati di morti e di affamati che ci sono al mondo di cui tu, credo, non ne conosci nemmeno l'esistenza”.


Infatti, non solo il nord del mondo è ricco grazie al fatto che il sud è povero (Alex Zanotelli, al posto di questa parola, usava “impoverito”), ma noi occidentali siamo più ricchi perché sulla coscienza abbiamo anche miliardi di animali, che sono le fonti primarie della nostra ricchezza e dai quali stiamo ricavando materie prime ed energia. Senza dimenticare il colonialismo e il neocolonialismo, grazie ai quali ci comportiamo come predatori nei confronti delle popolazioni extraeuropee. Almeno, questo succedeva fino a poco tempo fa, visto che la Cina, ora, ci sta superando in fatto di sfruttamento delle risorse, della serie: “L’allievo supera il maestro”.
Dunque, quando si glorifica il lavoro, dicendo che nobilita l’uomo e che è fonte di ricchezza, si dimentica che è lavoro anche quello del macellatore e del proprietario di miniera dove vengono fatti lavorare i bambini-talpa. Dietro il paravento del lavoro si celano lacrime e sangue, di uomini, donne, bambini e animali, tutti resi schiavi (ma gli animali un po’ di più) per servire ai loro padroni. Gli stessi padroni che hanno ammazzato tremila americani pur di scatenare un odio (chiaramente indotto) verso gli arabi, ed avere l’opinione pubblica mondiale (o almeno occidentale) dalla loro parte. Era già successo nel passato, di demonizzare il nemico prima di attaccarlo, e sembra stia succedendo ancora adesso con l’Iran. Il metodo è invariabile.
Se poi vogliamo celebrare le vittime, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: fra animali e umani ce n’è a miliardi, da poter scegliere.
Ma come Cgueye mette al primo posto i tremila delle torri gemelle, morti l’undici settembre, altri mettono al primo posto i civili afgani e iracheni. Io invece, non mi permetto di mettere al primo posto le vittime animali (quelle della vivisezione, per esempio), ma voglio che non siano dimenticate neanche loro, perché purtroppo esistono e non me le sono inventate. Vorrei che si tenga conto anche della loro sofferenza, considerato che non avrebbero voluto diventare vittime, né hanno bisogno di essere celebrate, esattamente come i civili afgani e iracheni, che muoiono sotto le bombe americane. Vorrei solo che si sapesse della loro esistenza, tenuto conto che dei medicinali ottenuti in seguito a vivisezione, sarebbe anche meglio farne a meno. Vittime loro malgrado, e per giunta non necessarie, se non a ingrassare i soliti noti. Tuttavia, in questa come in altre discussioni, sembra che accostare vittime animali a vittime umane, sia un attentato di lesa maestà, perché scatta sempre, immancabilmente, il confronto tra chi è più o meno importante, tra chi è più o meno vittima, ovvero se è più importante la vita di un americano, di un afgano o di una cavia animale.

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