Re: Agosto 2010

Inviato da  Freeanimal il 31/7/2010 17:22:00
Chi ha chiamato quel pianetino di colore rossastro, Marte? I greci (Ares)! Chi ha associato le guerre degli uomini a quel pianeta? Sempre i greci! E allora, come si fa a dire che se scoppia una guerra sulla Terra, c’entra qualcosa qual pianetino dal colore rossastro? Non c’entra nulla, ma proprio nulla, per noi che non siamo antichi greci.
Temponauta dice che “è un dato acquisito statisticamente”. Come si fa a credere alle statistiche? Ho la sensazione che siano facilmente manipolabili e sono solo gli astrologi, cioè gente che crede fideisticamente all’astrologia, a dirlo. Preferisco dubitare della veridicità di tale affermazione. Non mi fido nemmeno delle statistiche che vengono fornite dalle università e da altre agenzie.
L’astrologia nacque migliaia di anni fa, quando vi era una relazione speciale tra gli oziosi sacerdoti e il cielo notturno. Essi guardavano e studiavano le stelle, immaginando di essere giunti da lì (non loro, ma gli alieni che avevano visitato la Terra millenni prima e di cui i sacerdoti desideravano essere discendenti), mentre la plebe sgobbava nei campi dalla mattina alla sera e la notte dormiva. L’astrologia è nata in un’epoca in cui il mistero era situato sopra le teste degli uomini, dato che i fenomeni della natura o erano stati grosso modo spiegati, o non interessavano ai sacerdoti astrologi, che pertanto li disdegnavano. Oggi, nel 2010 d.C., incaponirsi a voler trarre auspici, blandi come spiega Temponauta o dettagliati come propone Vhl, è obsoleto e anacronistico. Oltre che ozioso. Si può studiare l’astrologia dal punto di vista culturale storico, ma fermandosi lì, come ho già detto nel mio intervento precedente. Accettato il fatto che la luna influenza le maree e la crescita delle piante, che il sole può di tanto in tanto sconvolgere le onde elettromagnetiche connesse alle trasmissioni terrestri e che comete e asteroidi possono influenzare pesantemente la vita sulla Terra, fino al punto di distruggerla, tutte le altre presunte influenze planetarie sono mera illusione. Oggi, sarebbe preferibile concentrare la nostra attenzione su ciò che avviene sul pianeta, perché è da lì che può arrivare il pericolo, ovvero dalle attività dell’uomo, in primis quella categoria di uomini che risponde al titolo di militari. Senza dimenticare i loro soci civili. Da essi possiamo aspettarci influenze negative, fino allo sterminio di milioni di persone (vedi HAARP). Perché quello è il loro mestiere, che nasce dalla loro logica distruttiva. Il pianeta Marte non c’entra!
Con questo, non intendo denigrare né Temponauta, né altri astrologi, ma dico solo che è una perdita di tempo e che si tratta di energie sprecate, perché i nemici li abbiamo qui tra noi, non nello spazio galattico, e di solito indossano una divisa. E anche il doppio petto blu lo è.

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