Re: fare la birra

Inviato da  Calvero il 23/8/2013 19:49:07
Citazione:

Come ho detto avevo esplorato la cosa e deciso di no: in Italia e' meglio non mettere piu' piede, altro che investire soldi, anche ad averceli.


In Italia è meglio non fare un cazzo, s'è per questo, né proporsi in attività di questo genere e simili. Questo quando puoi espatriare; fuggire. E ci siamo.

Ecco, invece, che quando non puoi fuggire da questo paese fantozziano, una simile impresa potrebbe essere una via di fuga "interna". Qui in Friuli, secondo me più che in altri posti, è il terreno ideale, nel senso che è più fertile. Perché più fertile? ... perché qui mancano di immaginazione e di un certo istrionismo. Sono poco affabili. Si chiudono in cerchio e replicano sé stessi e quel che funziona. Se l'azzecchi, i problemi tra stronzi (e sono tanti), finanza e tasse, possono riequilibrarsi. Una magra consolazione, ma tant'è.

Ho un amico con cui ho potuto seguire da vicino il suo iter per aprire una pizzeria al trancio. Meno di un anno e ha dovuto chiudere. Non se ne viene fuori: è roba da PAZZI, questo è ufficialmente IL paese di merda.

Non solo l'agonia prima del tempo, già in anticipo per quel che dovrai pagare l'anno dopo. Ogni fornitore era un figlio di puttana che doveva mettertela in culo. A partire dall'elettricista che se non gli stavi col fiato sul collo, oltre a fare quel che non doveva fare, ti ritrovavi con esosi e imprevisti (quanto falsi) aumenti sul preventivo pattuito. Mi fermo qui, che mi viene il nervoso solo a ricordarlo.

Poi l'ho seguito in Austria, dove si stava informando per poter aprire all'estero; lì ha dovuto rinunciarvi perché ormai il minimo di liquidità indispensabile se l'era giocata. Non fosse per quello, a confronto, quel che avrebbe dovuto fare per aprire a Klagenfurt, sarebbe stata una passeggiata.

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