Re: Questo cazzo di voto

Inviato da  florizel il 9/8/2010 19:02:01
Pispax
Citazione:
Tutte queste cose avanzano un rilievo metodologico, e non dicono niente sui contenuti.


Ormai ne sono certa: tu “ci fai”.
Perché perfino un’ameba, a quest’ora, avrebbe CAPITO che ti si sta segnalando esattamente la sostituzione del metodo discorsivo AI contenuti, allorquando non sai più che pesci prendere di fronte a molteplici “SPIEGAZIONI” (concordo con a_mensa, il tormentone della dimostrazione sembra per ora essere finito).

Nel caso tu non abbia ancora accettato la LOGICA della questione: TU puoi dimostrare a cosa “servirebbe” il voto, e sulla base di un vissuto concretamente realizzatosi; noi possiamo esclusivamente spiegare perché per noi non vale un piffero arrugginito, o tutt’al più dimostrarti perché NON serve.

Inoltre:

Citazione:
In linea di massima ci sono solo DUE (*) motivi per cui non si va a votare: o perché si pensa che il voto tutto sommato sia una cosa abbastanza trascurabile o perché si ritiene che il non-voto sia utile


Questo cosa significa? Innanzitutto, che ti stai arrogando il diritto di voler DIMOSTRARE i motivi per cui svariati milioni di italiani non vanno a votare, cosa a cui un convinto assertore delle urne come te, e convinto che la democrazia rappresentativa possa rispondere alle esigenze della società civile, può arrivare solo in seguito ad un percorso in grado di mettere profondamente in crisi la “fiducia” nrlle istituzioni. In QUESTE, per il momento.

Il che non esclude che, una volta cascato il tabù del voto ad ogni costo, da tale sfiducia POSSA scaturire una critica di più ampio respiro.

Significa anche che continui ad arroccarti sulla presunta “inutilità” del non-voto, mentre dovresti essere TU quello che DEVE dimostrare che invece il voto funzionerebbe.
Ecco perché parlo di metodo, e quando si va ai TUOI contenuti, in relazione a quello che TU sostieni circa l’efficacia del voto, l’unica cosa che riesci a portare come argomentazione è la "validità" del "meno peggio", o addirittura che “non votare implica aiutare il Sistema”.

Quando ti è stato illustrato molteplici volte che “aiutare il Sistema” significa esattamente assumere un SUO strumento come “risolutivo” al sistema stesso.

Uno strumento, tra l’altro, “utile” al sistema perché agisce sugli individui, e non sullo stato di cose.


E' STATO FATTO INTENZIONALMENTE COSi'.

Poi si sbaglia a dirti che fai discorsi castrati.

Come quest’altro: ci dici che a chi non vota “il sistema va bene così com'è.”

Ah, capisco… è per questo che il dato astensionistico passa in sordina, come le notizie di quanti hanno letteralmente strappato la loro tessera elettorale (durante la guerra davano quella per il pane e la pasta, ed anche allora c’era da mettersi in coda: vi dice niente?); è perché a chi NON vota “il sistema va bene così” che si sono inventati il “partito” degli astensionisti (prima o poi ne faranno uno davvero, e tutti a votare quello…!); ed è anche per questo che l’invito unanime dell’intera classe politica è di recarsi al seggio, COMUNQUE e DOVUNQUE si voti…

Evidentemente, continui ad opporre la presunta validità dello strumento elettorale alla presunta NON AZIONE del non-voto.
Nonostante ti sia stato ampiamente spiegato che (e COME) l’interesse del sistema è che si “partecipi”, non che esso stesso cambi.

Che il FINE del sistema è automantenersi in vita, il che implica che l’ELETTORATO, la SOCIETA’ CIVILE, gli INDIVIDUI, non rompano troppo le palle con il cambiamento VERO, che solo da essi può venire.
La “partecipazione” sta a significare quindi solo una cosa: che il FINE del sistema coincide con il MEZZO da esso usato.
Altro che "a chi non vota gli sta bene il sistema così com'è".

Poi, vienimi a parlare degli “anarchici” islandesi tra un annetto, quando la proposta sarà diventata “legge” e verrà attuata.
A meno che gli “anarchici” stessi non si rendano conto di quanto utili siano stati a ciò che dicono di voler combattere.

Tra l'altro, anche Feltri diceva di essere un "anarchco"...

Però poi hanno fatto fuori i Pinelli, i Sacco e Vanzetti, gli operai anarchici lunigiani, i cinque ragazzi calabresi che indagavano sui VERI responsabili delle stragi di STATO, e via via fino al povero "cane sciolto" in un aiuola di Ferrara o in un carcere qualunque...

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