Re: Questo cazzo di voto

Inviato da  florizel il 24/7/2010 14:32:20
a_mensa
Citazione:
ti suggerirei di sviluppare meglio il concetto azione/ non azione.


Hai ragione, dovrebbe essere esposto in maniera tale che si capisca bene perché mai solo votare viene percepito come azione. Ma credo che chiunque possa approfondire nel farsi della discussione.
In effetti anche te hai dato un bel contributo, in questo senso, scrivendo che “qualsiasi governo, governante, che voglia attribuirsi l'etichetta di "rappresentatività" ha bisogno della partecipazione. ha BISOGNO, letteralmente, altrimenti non esiste la rappresentatività”.

La partecipazione, però, a mio parere, è funzionale non alla rappresentatività, ma all’all’ottenimento del consenso, più generalmente, al sistema di rappresentatività.
Che esso si esprima attraverso la rappresentatività di questa o quella coalizione.

Quindi, la “scelta” della coalizione o dello schieramento politico non è un fine, ma un mezzo.

Una sorta di collante istituzionale, che sul concetto di democrazia fonda l’autoalimentazione del sistema statuale. Finchè ci si riconoscerà in una parte politica, o almeno finchè si riterrà che essa o un’altra siano rappresentative delle esigenze della società civile, solo il VOTO apparirà come un’AZIONE concreta.
Non votare apparirà come una forma di disfattismo o addirittura di rinuncia volontaria al cambiamento; o di qualunquismo (mentre il termine qualunquismo è molto più consono alle diverse parti politiche: infatti, qualunque parte governi, i risultati sono sempre pressoché gli stessi…).

Citazione:
basta poi che il "tutto cambi per non cambiare nulla".

Aveva capito già tutto Visconti, che fece dire queste parole a Tancredi, nel “Gattopardo”: "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!"...

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