Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  florizel il 9/10/2011 23:40:27
E' dell'anno scorso la polemica circa il definito "attacco" a Saviano da parte del musicista NAPOLETANO Daniele Sepe e del sociologo Alessandro Dal Lago.

E' sua questa intervista in cui espone alcuni punti fondamentali a comprendere COME si esprime il gioGo delle (false) contrapposizioni:


Dal Lago: Vi spiego perché critico Saviano.

"Quello che probabilmente offende le anime belle è che io abbia mostrato, o almeno sostenuto, come questo stile alla Carlyle sia del tutto complementare a quello che io chiamo «berlusconismo», e cioè al regime delle contrapposizioni maiuscole immaginarie (Libertà contro Comunismo, per dirne solo una) che domina il nostro particolare agone politico.

In questa dimensione simbolica rientra anche il ruolo, che Saviano si attribuisce spesso, di Voce che si oppone al Potere. A me sembra che la sua opera, al di là del valore letterario discutibile e da discutere, sia stata una denuncia del crimine organizzato, questo sì, ma che per il resto attinga a piene mani alla retorica di cui sopra."


Gagliardo, non c'è che dire...

E qui un'intervista al musicista Sepe.

“Saviano? E’ un autore del pensiero unico”.

Certi fenomeni, e tra questo sicuramente quello camorristico, nascono perché sono funzionali al sistema, basato su una società del consumo.
Si vive per consumare.
Di queste sottigliezze non ci sta traccia nel libro, dove, invece a piene mani, si attinge alle ricette che piacerebbero persino a un elettore del movimento sociale. Più carcere duro, più ergastoli, più operazioni di polizia. Più legge, più ordine. E’ questa la bussola interpretativa della sinistra radicale?
Non è meglio fidarsi di Brecht, secondo cui la fondazione di una banca è più grave della sua effrazione?”.

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