Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Makk il 2/12/2010 16:14:07
Citazione:

florizel ha scritto:
“Infatti è saltato in aria dopo.”
Citazione:
Scusa flo, ma questa *E'* precisamente dietrologia.


No. Questo è precisamente quello che è accaduto.

E' quello che è accaduto... ma tu scrivi "infatti".
Se lo scrivi implichi una causa-effetto. Il che è tirare una conclusione prematura (laddove non argomentabile). Dal che "dietrologia".
Che come dici tu non è automaticamente qualcosa di sbagliato: in fondo la dietrologia è un metodo di indagine, di chiedersi "e se...?"

Però bisogna rimanere vigili, sapendo che è un metodo di indagine poco preciso e che restituisce indizi, non prove.

Citazione:
D’altra parte lo stesso Arrigoni afferma GIUSTAMENTE che non si può conoscere tanto bene i meccanismi ed i metodi coercitivi delle organizzazioni criminali e non riconoscere quelle stesse caratteristiche nello stato israeliano (in tutti gli stati, aggiungerei personalmente).
Al punto di partecipare personalmente ad una performance “in difesa” della “verità per israele”…
Se non è collaborare alla mistificazione questa qui, dimmi te cos’è…

Sono due cose scollegate: la tesi che "non possa non vedere" quanto sbagliata è la posizione israeliana è solo una tesi. Io in proposito sto argomentando che gli ebrei hanno un tallone d'Achille nella sopravvivenza dello Stato d'Israele che gli benda gli occhi.
La collaborazione alla mistificazione è indubbia. Ma il punto è se sia collaborazione "consapevole" o no.

Il dubbio "stronzo o in malafede?" per me rimane.

E soprattutto rimane la debole connessione fra la sua opera di denuncia e il sostegno a Israele.

Citazione:
Quando scrivi “Se vuoi una mia idea di cosa fa scattare la condanna a morte, è la pericolosità effettiva” ti si potrebbe rispondere che anche questa è dietrologia, perché poi è facile arrivare a concludere che a questo punto Caselli non sarebbe un pericolo effettivo per la mafia.

Intendevo "la percezione di pericolosità che hanno le cosche".
Se il periodo è favorevole perché lo stato facisse ammuina invece di combattere sul serio, allora i loro affari non sono intaccati neanche dai nemici efficaci e competenti. Ergo non hanno urgenza di eliminarli.

Citazione:
Non “talpa pro-mafia”, non ho detto questo; ma collaboratore (anche SE fosse suo malgrado) nell’operazione di normalizzazione della costruzione della realtà, questo si.

D'accordissimo. Possibile.
Ma "suo malgrado" lo esclude dall'essere gate-keeper.

Rimane comunque la perplessità: Saviano si è accreditato nel mondo (e soprattutto in Italia) come combattente anti-mafia con lo scopo di poter autorevolmente partecipare alla mistificazione pro israele!?!?
Mah... anche fosse vero sarebbe arduo da vedere con gli elementi a disposizione adesso.

Citazione:
PS: tra l'altro, volendo dare il giusto senso ai concetti che sono dietro le parole, io non identificherei l'ebraismo col il sionismo.
E' su questa operazione di mistificazione che israele ha fondato la sua ragion d'essere.
Lui, Saviano, l'ha fatto. Esplicitamente.

Non mi pare. Saviano non considera né ebraismo né sionismo: considera più che altro lo stato d'Israele senza chiedersi come e da chi è governato.
Classica opzione qualunquistica che ritrovo spesso parlando con ebrei anche colti e progressisti. Tanto non importa nulla, né la criminalità delle azioni, né le sofferenze del popolo palestinese, né l'illegalità internazionale.
Conta solo che la sopravvivenza dell'Estremo Rifugio è in pericolo.

Ci casca anche gente del livello di Moni Ovadia... non così in basso come Saviano, è fortemente critico e blabla, appooggia il boicottaggio dei prodotti israeliani, ma quando si arriva a boicottare il salone del libro (israele come ospite d'onore) ecco il *suo* tallone d'Achille: non si può boicottare la cultura israeliana per le malefatte del suo governo.
E mi casca sull'equivoco.
E l'equivoco (secondo me) non è se israele si identifichi con la cultura ebraica, cosa scontatissima. Anche se non lo si dice ad alta voce è uno stato confessionale, esattamente come l'Iran. Nè se sia un tutt'uno col sionismo (non lo è: ha una popolazione e posizioni diverse all'interno della popolazione).

L'equivoco è che parlando di una democrazia non si può prescindere dal giudizio su come agisce il governo "eletto dal popolo", soprattutto in termini di certezza del diritto.
Israele nei fatti è semplicemente un bandito internazionale e uno stato coloniale fermo all'800. Punto.

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