Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  florizel il 2/12/2010 13:51:14
“Infatti è saltato in aria dopo.”

Citazione:
Scusa flo, ma questa *E'* precisamente dietrologia.


No. Questo è precisamente quello che è accaduto.

Pino Arlacchi è ordinario di Sociologia generale, Falcone era un giudice. Erano i poteri del secondo in grado di svelare scenari che oggi possiamo ipotizzare, e di dare seguito ai dovuti provvedimenti, non quelli del primo.
Senza contare ciò che di simbolico rappresentava per l’intera opinione pubblica.

Ma se si discute in base all’equazione Falcone – Saviano senza rendersi conto dell’enorme distanza tra i profili dei due, è facile concludere che si tratti di dietrologie.
Nei fatti, mi limiterò quindi ad affermare che Saviano NON è scomodo a nessuno. Ribadisco che, anche suo malgrado, risulta invece funzionale ad un sistema di cose.
D’altra parte lo stesso Arrigoni afferma GIUSTAMENTE che non si può conoscere tanto bene i meccanismi ed i metodi coercitivi delle organizzazioni criminali e non riconoscere quelle stesse caratteristiche nello stato israeliano (in tutti gli stati, aggiungerei personalmente).
Al punto di partecipare personalmente ad una performance “in difesa” della “verità per israele”…

Se non è collaborare alla mistificazione questa qui, dimmi te cos’è…

“E allo scrittore Saviano chiediamo: lei che parla, e molto bene, di legalità, lo sa lei che le pratiche di quotidiana legalità israeliana nei confronti dei palestinesi fanno impallidire perfino la camorra?”

Lui che ha affermato addirittura di voler andare a vivere in Israele.

Lui che definisce israele “il miglior esempio di stato per la legalità e la sicurezza”.
Quella degli israeliani, naturalmente.

Il sospetto che si tratti di un caso di “gate keeper”, quindi, diventa palpabile; soprattutto considerando l’impalcatura mediatica riservatagli ultimamente.

Non trovo plausibile la comparazione tra Arlacchi e Saviano.
Per percorso personale, obiettivi, operazioni marketing, contenuti, rigore e coerenza.

Citazione:
Le omissioni non sono prove


Io non parlavo di omissioni, come vedi parlavo di affermazioni concrete: quelle su israele, ma anche quelle sulla percentuale di rifiuti che finirebbe in discarica SE si facesse la differenziata.
Per lui è il 35%, per i maggiori esperti sarebbe inferiore al 7%.
Due sono le cose: o non si informa, o ha qualcosa che non va; a chi giova concludere che la differenziata ed il riciclaggio dei rifiuti NON porterebbe ad un uso razionale e NON remunerativo per le organizzazioni criminali ed i business politici?

Tornando a Falcone, la risposta è nelle tue stesse parole: “Falcone disse chiaro e tondo che, secondo i pentiti più seri, la società italiana non era matura per sentirsi dire quanto l'intreccio mafia-politica fosse stretto. E che lui era d'accordo: il suo pensiero era che la politica avrebbe lasciato solo (e quindi morto) qualsiasi servitore dello stato che avesse provato a svelare quelle connivenze.”

Borsellino, che era del parere che SE NE DOVESSE PARLARE, ha fatto la stessa tragica fine.

Quando scrivi “Se vuoi una mia idea di cosa fa scattare la condanna a morte, è la pericolosità effettiva” ti si potrebbe rispondere che anche questa è dietrologia, perché poi è facile arrivare a concludere che a questo punto Caselli non sarebbe un pericolo effettivo per la mafia.

Come la mettiamo?
Forse hai pure ragione te; non è automatico che chi è scomodo viene eliminato sicuramente.
Non è scontato che l’eliminazione debba essere necessariamente essere fisica.
Però gli accadimenti dimostrano che chi è scomodo davvero, per potere decisionale, per coerenza, per coraggio, per percorso, viene fatto fuori.

Citazione:
mi sfugge il collegamento diretto fra "difensore di Israele" e "talpa pro-mafia".


Non “talpa pro-mafia”, non ho detto questo; ma collaboratore (anche SE fosse suo malgrado) nell’operazione di normalizzazione della costruzione della realtà, questo si.

Non arriva ad essere davvero scomodo nello stesso momento in cui tace sulla natura violenta del sionismo, giustificandolo in quanto “stato”, quando sappiamo che senza la rete di relazioni con le istituzioni nessun altro potere criminale potrebbe sopravvivere e lucrare.
E se è disposto a tacere su un flagello come il sionismo (per altro difendendolo anche) che fa della violenza e della coercizione ARMATA il suo metodo principale mentre “denuncia” l’elemento MAFIA come ESTRANEO al potere statuale , non ritengo si possa liquidare come “dietrologica” (il cui termine implica una logica possibile ma non immediatamente percepibile) l’opinione che Saviano possa venire funzionale a tutto un sistema cui necessita integrare il dissenso.

PS: tra l'altro, volendo dare il giusto senso ai concetti che sono dietro le parole, io non identificherei l'ebraismo col il sionismo.
E' su questa operazione di mistificazione che israele ha fondato la sua ragion d'essere.
Lui, Saviano, l'ha fatto. Esplicitamente.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=5815&post_id=181144