Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Makk il 1/12/2010 13:28:55
Citazione:
Inoltre, quando si parla di sionismo, gli indizi non sono nebulosi. Affatto. Non devo essere io a dirtelo, no?

Discorso lungo.
Premesso che penso che Saviano sia un perfetto imbecille nel come parla di Israele. Premesso che conoscevo il suo intervento e la risposta puntualissima di Arrigoni. Premesso che lavoro in un CS dove la Palestina è uno dei nostri punti di intervento cardine (facciamo adozione a distanza, mostre, libri, e incontri di testimonianza).

Tutto premesso mi prendo la responsabilità di dirne una che so non essere molto popolare.


In breve: non è detto che basti la parola "sionismo" a spiegare questi comportamenti.

Ogni ebreo al mondo ha questa spina nel cuore di un posto sulla terra nel quale andare al prossimo pogrom, alla prossima cacciata etnica da dove vive al momento.
Si tratta di un cruccio millenario, che è nel DNA dell'ebreo. Che non ha niente a che vedere col sionismo. Che è stato aggravato dall'ampiezza dell'olocausto. Che con lo stato di Israele per la prima volta ha una risposta: se dovrò andarmene da qui avrò sempre la Palestina.
Stiamo parlando di una paura invincibile, come può essere quella del dentista o del buio, come era quella dei mori nell'Italia del sud.
Ma se quella paura ha una risposta, è stata sostituita da una nuova/antichissima paura: la possibilità della distruzione di Israele. Sarebbe la terza distruzione del tempio, la terza diaspora.

Ogni ebreo viene allevato con queste due paure (il pogrom e la perdita della unica cosa definibile "patria"), che poi sono una sola: venire sradicati e spossessati della propria vita/identità.
Alcuni di loro la elaborano culturalmente e reagiscono. Ma non la possono eliminare definitivamente. E' sempre in agguato.

Ogni ebreo è cooptabile alla difesa di Israele. Ogni ebreo può pensare razionalmente che il sionismo fa schifo, ma ha anche una irrazione e invincibile paura che l'antisionismo sia un antisemitismo tout court. Il cui obbiettivo è realizzare la distruzione del Rifugio Ultimo.

Ebrei insospettabili e critici ad oltranza delle politiche di Israele, hanno prima o poi delle defaillances. Messi davanti a [quella che al momento credono essere] una scelta, alla fine sceglieranno comunque la sopravvivenza dello stato di Israele contro qualsiasi cosa. I comportamenti poi saranno vari, come lo sono le persone, ma il condizionamento è pesante.
Per i più accorti di loro saranno degli episodi passeggeri, degli incidenti di percorso.
Per i meno sorvegliati questi incidenti saranno frequenti e difficilmente avvertiti come "essersi fatti condizionare da paure irrazionali".

Saviano è evidentemente uno di questi ultimi. Strano per una persona colta e informata? No: gli esempi di ebrei preda di queste forme fobiche sono numerosi anche nel campo della scienza e della cultura.

E viene ovviamente coccolato dai sionisti. Riceverà varie regalie (inviti con viaggio e soggiorno, lusinghe, premi letterari, se colleziona qualcosa se ne vedrà recapitato l'esemplare raro, ecc...) e sembra cotto a puntino per farsi comprare: è un brillante figlio di alta borghesia, poco concreto e molto sicuro di sé... i regali gli sembreranno un "giusto tributo" alla sua persona.

La malafede è altra cosa.
Non bastasse mi sfugge il collegamento diretto fra "difensore di Israele" e "talpa pro-mafia".

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