Re: L'angolo delle cose preoccupanti...

Inviato da  ivan il 3/2/2011 22:40:29
Dopo una serie di notizie allarmanti sull'inquinamento dei nostri fiumi , uno sembrava anomalo per via della sua posizione, tra i verdi boschi della Calabria, il fiume Oliva (link articolo ).

Una serie di accertamenti hanno portato alla conclusione che la radioattività riscontrata è dovuta a causa naturali:

Da qui - link

Citazione:


PAOLO OROFINO - Il Quotidiano della Calabria 30/01/2011

AMANTEA - Giovedì prossimo, presso la procura della Repubblica, si terrà una riunione fra i tecnici dell’Ispra e quelli dell’Arpacal, per discutere della relazione finale sui carotaggi a Valle Oliva. Relazione da cui emerge come la radioattività rilevata nella cava di Aiello Calabro non sia dovuta

a scorie, bensì ad un particolare tipo di roccia, che caratterizza la zona. Dunque niente fusti interrati o altro, ma solo una roccia che fa innalzare gli indici di radioattività rispetto ai valori normali. L’Arpacal quando, nel maggio del 2009, rilevò il dato anomalo parlò di “radionuclidi artificiali” il che fece allarmare gli inquirenti, che stavano investigando sul presunto smaltimento illecito di scorie nocive nella vallata del fiume Oliva. Vallata molto vicina al tratto di spiaggia amanteana dove venti anni fa si arenò la motonave Jolly Rosso, che si fermò vicino Coreca, lasciando i sospetti di un misterioso spiaggiamento, mai completamenti chiariti. La vicinanza fra quella che è stata ribattezzata la “collina radioattiva” ed il punto dove si arenò la Jolly Rosso ha contribuito a far lievitare i dubbi sul carico trasportato dalla motonave e sul suo smaltimento. Per questo il procuratore Bruno Giordano, l’anno scorso ha disposto l’effettuazione dei carotaggi nell’intera area. Le trivellazioni sono andate avanti per due mesi in tutti i siti sospetti. Nel corso degli scavi sono stati individuate discariche abusive con picchi di arsenico e metalli pesanti, terreni che ora dovranno essere bonificati. Per quanto riguarda, invece, le emissioni radioattive, l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha stabilito che si tratta di radiazioni originate da un particolare tipo di roccia, ridimensionando così il problema ...



Tutto a posto quindi, meglio una causa naturale che una mano criminale .

Purtutavia non c'è da stare molto tranquilli: se le rocce lì sono radioattive per la loro stessa natura, qual'è il livello di contaminazione da radionuclidi seppur naturali dell'ecosistema (pascoli, sorgenti, orti etc ) ? Non si trova granchè in giro sui media, eppure sarebbe interessante saperlo, giusto per avere un quadro piu' obbiettivo dello scenario calabro .

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