Re: Perché la battaglia contro i preti pedofili è una battaglia per eliminare il cristianesimo

Inviato da  temponauta il 2/5/2010 18:22:02
Citazione:

Red_Knight ha scritto:
@Calvero

Temponauta è qui per aprirci la mente, cioè si pone nel ruolo di maestro. Ora, nei forum si discute, non si insegna: è questo il discriminante ed è per questo che ho rispolverato l'argomento "invasione"; tuttavia si pone come maestro con un'imperturbabilità tale che è - a mio parere - impossibile che sia un "invasore" in senso stretto: gli invasori sono per definizione tutti, senza alcuna eccezione, in buona fede (ed è per questo che sono così pericolosi!). Lui non è un povero scemo o pazzo da commiserare ma non è neanche un provocatore a tempo perso. Penso quindi che stia recitando (anzi, per me è palese).

Io non mi metto su un podio (non sono qui per aprirvi la mente), è una mia opinione: gli ho solo chiesto a titolo personale e gentilmente di piantarla rivolgendomi, "metaforumisticamente", alla persona dietro al monitor e non all'utente. Li ho fatti anche io in passato questi giochetti infantili (più di dieci anni fa... erano altri tempi), che credi? Per questo non ho nulla contro di lui: so che è divertente/interessante. Ma è comunque crudele.
E sebbene sia convintissimo del mio giudizio non voglio classificare proprio niente: se qualcuno è interessato ai suoi discorsi faccia pure.

Tu sei liberissimo di discuterci, no? Se vuoi un consiglio comunque chiedigli come fa a sapere le cose che dice.



Siamo tornati al punto di partenza: chi è temponauta.
Dice cose troppo diverse con troppa "facilità": quindi è un pazzo, un mistificatore, o un "alieno" (in questo caso porti le prove).
Forse, però, c'è un problema di ricezione della comunicazione da parte di chi legge temponauta, ma questo è impossibile: è lui il diverso, il non omologato.
Eppure avevo già detto, a non so chi, che pretendere di insegnare La conoscenza è un atto di superbia, perchè esiste sempre una conoscenza superiore (inutile dire quale è il limite superiore).
Per cui la vera conoscenza è quella che si impara (illuminazione), non quella che si insegna.
Ma non basta: quello ha detto che ci deve aprire la mente!
Aprire la mente non significa riempirla per forza con qualcosa: significa renderla più capiente, più ricettiva a concetti insoliti, più incline a elaborare schemi di pensiero nuovi.
La mente che usiamo ha capacità infinitamente superiori a quelle che mostriamo durante la nostra vita.
Innanzitutto essa è un sintonizzatore, nel senso che è in grado di ricevere informazioni su frequenze d'onda diverse e non solo attraverso quelle veicolate dai sensi fisici.
E non si tratta di informazioni generiche, ma di vere e proprie comunicazioni che fluttuano nell'etere indipendentemente da una mente originaria (immenso Platone) oppure volutamente dirette a noi da altre realtà contigue (non è un caso che le maggiori scoperte scientifiche avvengono nella fase onirica: la mela che cade sulla testa del Newton dormiente).
Secondo, poi, non ha limiti fisici, a patto di imparare a svincolarla da questi (ci dovremmo immergere in sospensione come in Minorty Report, ma le privazioni dei monaci tibetani sono più misticheggianti).
Terzo, in quanto apparato ricevente, serve a governare la rimodulazione della vibrazione del nostro Dna (spazzatura ovviamente) quando si adegua alla nuova vibrazione della matrix ospite (in questo caso la Terra in quarta densità).
Quando la mente non riesce in questo compito, va in corto circuito e innesca la pazzia autodistruttiva del corpo fisico (fenomeno che sarà sempre più diffuso).
Quindi, in conclusione, io non sono un maestro nel senso classico del termine: forse un allenatore mentale sarebbe più indicativo.
Però fermarsi a queste facezie è solo una perdita di tempo.
Gli eventi che incalzano impongono di addestrare la spada, non solo la mente.

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