Re: Film da vedere assolutamente?

Inviato da  Vincent51 il 22/1/2014 15:00:18
Una discussione molto interessante.

Penso che il grande successo di pubblico, peraltro meritato, di alcune serie come appunto Breaking Bad abbia confuso un po' le idee.
Certo che si può fare “arte” in una serie TV, anche in un varietà o in una sit-com, ma non ha nulla a che vedere con un film.
E attenzione, non si tratta secondo me di stabilire cosa è “meglio” o quale delle due cose può essere considerata “opera d'arte”, non ha proprio senso il paragone.

AMC, che produce Breaking Bad, The Walking Dead e anche Mad Men, è un canale via cavo a pagamento, cioè un'azienda che deve produrre profitti e per fare questo ha bisogno di clienti che si abbonino e rinnovino l'abbonamento anno per anno.
Entriamo quindi nel concetto di Industria dell'audiovisuale, e un'industria significa processi prestabiliti, flussi di lavoro, controlli di qualità, e soprattutto budget ultramilionari.
Da questo punto di vista l'Industria americana delle serie TV, ma anche delle major cinematografiche, è una macchina molto efficiente.
Certo, anche un film deve produrre profitti, ma è diverso l'approccio.
Un autore di cinema deve prendere il suo copione e andare a bussare porta a porta da produttori e trovare il folle che gli finanzia il progetto, chiedere sovvenzioni statali (soprattutto in Europa) “vendere” il suo progetto.
Una cable TV al contrario va a cercare gli scrittori, ha bisogno vitale di idee originali per produrre denaro. (Attualmente credo che di idee ne abbiano fin troppe)

Si è parlato di “Night of the Living Dead” bell'esempio: perchè si può parlare di “capolavoro” o almeno di “film di culto”?
Perchè è stato prodotto nel 1968, da una casa di produzione indipendente, con un budget poco superiore ai 100.000 $, una miseria anche per l'epoca. (nello stesso anno, ad esempio, venne prodotto Rosemary's Baby con un budget di 2.300.000 $).
Una cosa molto bella, e utile, del cinema è che ogni film andrebbe contestualizzato nell'epoca in cui è stato prodotto, anche per capire perchè ebbe tanto successo.
Quindi, che senso ha affermare che in The Walking Dead gli zombies sono fatti meglio, sono più credibili etc... ? A mio parere nessuno. (è stato più bravo Pelé o Maradona? Maradona o Messi? Non ha senso...ognuno di loro è stato il migliore del mondo DELLA SUA EPOCA)
Stesso discorso vale per Spazio 1999, è un culto perchè per l'epoca in cui fu prodotta la serie era un'idea “estrema” e con i mezzi a disposizione hanno realizzato qualcosa di credibile e avvincente.
Se rivedo oggi uno degli episodi ci sono molte cose che fanno sorridere (tipo i monitor a tubo catodico o i computer con interfaccia monocolore) ma rimane una bellissima serie.

Nelle serie TV il fattore vitale è il Copione/sceneggiatura, i personaggi a cui il pubblico deve affezionarsi o odiarli nel caso dei “cattivi”, in breve l'autore della storia, non a caso solo nelle serie TV appare nei credits “created by...”
Vedi il caso appunto di Vince Gilligan e prima di lui David Simon (The Wire, Treme) o JJ Abrams, i cui limiti come regista si notano tutti nei film che gli hanno fatto dirigere.
Nelle serie il “regista” conta poco o nulla.
Per me quindi, se ad un regista assunto a contratto per dirigere un singolo episodio di una serie viene in mente di fare un piano sequenza (o meglio è l'autore che glielo suggerisce), non è che Sokurov deve cagarsi addosso.
È un tecnicismo.

Altra enorme differenza: la serie TV deve per forza di cose concludersi con la spiegazione di tutto, tutto deve essere rivelato.
Un film non funziona sempre così, spesso i film più riusciti sono quelli che non dicono tutto in modo palese.

Il formato: le serie TV devono obbligatoriamente rispettare il formato degli episodi: 20 minuti per le sit-com, 40 o 50 minuti per le serie drammatiche (più credits), è una questione di palinsesto e marketing, è quello il formato che permette di agganciare il pubblico fino al prossimo espisodio.
Un film non funziona cosí.

Nelle serie TV, l'episodio 1 è SEMPRE un pilot che da al canale tv la possibilità di valutare se continuare o meno.
Un film non può avere l'episodio pilota per capire se al pubblico piace, o la va o la spacca.

Poi ripeto e sottolineo, io sono un grande fan delle serie, ne guardo molte e mi piacciono, soprattutto gli attori che tranne rare eccezioni sono sempre bravi, e anche qui: Industria significa scuole, formazione, tutor, personal trainer e compagnia cantando.
In un film è l'autore/regista che lavora con gli attori sulla caratterizzazione di un personaggio, lui e solo lui.

Ribadisco, alla domanda sulla possibilità di fare arte in TV la mia risposta è: Yes, indeed.
E ci sono spesso trovate geniali: es. questa famosa scena di The Wire (la miglior serie poliziesca di sempre e una delle migliori serie tv in assoluto):
I due detectives protagonisti tornano sulla scena di un omicidio in cerca di nuove prove, guardate come la risolve David Simon (è l'autore, non il regista):

http://www.youtube.com/watch?v=1lElf7D-An8

(sono una capra e non mi ricordo MAI come si fa l'embed dei video direttamente nel post...)

Allora, visto che il thread è sui film da vedere assolutamente vi metto alcune Serie che secondo me sono da vedere:

Heimat, del regista tedesco Edgar Reitz (autore E regista della serie): Opera d'arte, e anche didattica: molte scuole in Germania usano questa serie per avvicinare gli studenti alla storia del loro paese in modo più avvincente.

UTOPIA, serie recente della britannica Channel 4.
I Soprano
The Wire
Treme
Top of the Lake (diretta da Jane Campion)
Les Revenants – serie “paranormale” francese, molto interessante.
Band of Brothers – che sarà anche propaganda visto che l'idea nasce da Saving Private Ryan ed è prodotta da Tom Hanks e Spielberg, ma è realizzata molto bene.

True Detective – è una serie appena iniziata, prodotta e interpretata da Woody Harrelson e Matthew McConaughey, per ora ci sono i primi due episodi.


E basta... per ora.

P.S.
Ma il Cinema è Arte, altrimenti alcuni autori miei “feticci”, e non faccio nomi per non scatenare inutili polemiche, si starebbero rivoltando nella tomba.
É una forma d'arte diversa, certo, non è “individuale” come la pittura e la scultura, come faceva notare il buon Pyter, ma lo è perdio.

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