Correva il 1952 e il neoralismo italiano prendeva piede anche se , purtroppo, non era apprezzato in patria.
Purtuttavia con pochi e semplici mezzi il neorealismo è risuscito a darci films che non ci si stanca mai di rivedere nella loro bellezza austera e spartana.
Tra i tanti film di quelperiodo, ve ne è uno dedicato al fenomeno del brigantaggio in Lucania subito dopo l'Unità d'Italia, il film è "Il brigante di Tacca del Lupo" ed è disponibile su Youtube:
La storia si riferisce a fatti avvenuti a Melfi (Pz) ma è stato girato in Calabria, a Pentedattilo, un paesino dell'Aspromonte vicino a Reggio Calabria.
Attore princiaple è A. Nazzari, protagonista di molti film di quel periodo.
Nel finale del film i piemontesi rendendo l'onore delle armi ai briganti morti, riconoscono il coraggio dei banditi che hanno combattuto e cominciano a condividere con il popolo lucano, ormai non più estraneo e nemico, l'ideale unitario risorgimentale.
In realtà lo scontro fu crudele da ambo le parti e la ferita sociale non si è mai rimarginata.
Della storia delle terre di Melfi e piu' in generale del meridione se ne parla in "cristo si è fermato ad Eboli" quando si parla di come la gente del luogo recepiva come l'ennesima disgrazia (al pari del maltempo che distrugge i raccolti o della malattia che debilita il corpo ) che la sorte gli riservava le occupazioni straniere che nei secoli si succedevano.