Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 8/8/2011 18:34:50
Citazione:

Già... però tutto lascerebbe intuire un percorso interiore... è questo che mi affascina di Clint.


Sì, il suo è un viaggio. Ne sono certo.

Citazione:

Immagino tu abbia visto anche "Flags of Our Fathers" e "Lettere da Iwo Jima".

E "Changeling".


Mi prendi con le mani nel sacco, o meglio, fuori dal sacco

Posso parlare solo di Lettere da Iwo Jima.

- Flags of Our Fathers - rientra tra quei film che non ho visto, perché passati quando non avevo voglia di andare al Cinema. E se non li vedo al Cinema, allora devo aspettare che il film in qualche modo mi "chiami", e ora lo ha fatto, attraverso il tuo Post ... ti saprò dire.

Invece per - Changeling - è stata una questione di preconcetti. Mi sta antipatica la Jolie .. ma mi pare di capire che ti ha colpito il film, perciò è entrato in lista anche questo

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Sembra quasi che il destino debba mettere il doppiaggio al centro del discorso. Lettere da Iwo Jima è stata una magnifica sorpresa, poiché la distribuzione Italiana ha deciso di seguire la "filosofia" dell'autore e, come in America, lo ha proiettato in lingua originale.*

A me è piaciuto.

Essendo ben chiara la volontà di Eastwood di elaborare la guerra secondo prospettive e patrie diverse, ha voluto dare "nuovi occhi" agli spettatori mostrando gli Americani «che arrivano» e non, al solito, come quelli «che partono», "mostrandoceli" quasi come Alieni e lo ha fatto rispettando l'idioma giapponese, così ha lacerato la cortina che gli stereotipi dei film di guerra hanno sempre propagandato. Scelta coraggiosa di Clint. Mi pare che comunque non è stato leggero nei confronti della cultura nipponica, mostrandola comunque fanatica di un modello chiamiamolo "samurai" che oltre all'Onore e all'abnegazione, portava con sé qualcosa di grottesco e tragicamente surreale. Il cosiddetto - Seppuku - è il nodo e il concetto su cui il film amplia la tragicità della guerra, che oltre a essere combattuta contro il nemico, diventava anche una "guerra" lacerante psicologicamente con dilemmi fortissimi sul senso della lealtà e del dovere .... sulle scelte più difficili e per l'amore verso i compagni di "avventura" ..

.. e qui, molto personalmente, vedo la farsa a cui l'uomo in un modo o nell'altro decide di vendersi, insieme ai suoi sentimenti che si strappano in questa maledizione a cui si danno mille nomi, ma sempre di maledizione si tratta.

In assoluto, se devo parlare di un film che parli e ci parli della Guerra, dell'Uomo, della Vita e di grande Cinema, allora il Film è «La sottile linea rossa» di Terrence Malick. Rimane a tuttora IL riferimento. Addirittura se lo si guarda, leggendo i dialoghi nei sottotitoli (molto è detto da una voce fuori campo), sembra un confronto tra Déi, forse tra il "bene e il male" .. forse col "diavolo", forse qualcos'altro ancora.

Quindi tornando a - Lettere da Iwo Jima - credo che mi manchi il tassello che vada a chiudere la "cosa" vista dagli americani, se pur la cosa è incentrata sulla propaganda che ha sfruttato la famosissima foto della bandiera issata dai marines in quel contesto. Ma qui ci vorrebbe un altra parentesi, ma non mi sono informato a sufficienza: - però sembra che la stessa situazione è stata recitata "mettendosi in posa" per il fotografo. Quindi, per il Copione del film, oltre alla lettura di una fotografia sfruttata cinicamente per la propaganda, probabilmente neanche la bandiera stessa fu un fatto storico, ma un falso bello e buono costruito sul posto... e non so se questo aspetto è stato trattato da Eastwood.


*Poi quando è uscito per la vendita e sono corso a comprarlo, sopra la confezione era appiccicata una etichetta gigantesca con scritto "Doppiato in Italiano per l'occasione" ... così sono volate quattro madonne giuste giuste per l'occasione, ed è rimasto sullo scaffale.


PS (per rimanere in topic )

La sottile linea rossa, è un film da vedere assolutamente

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