Immagino che rifiuterai l’estratto della recensione riportato, col pretesto della provenienza dal blog “civium libertas” potenzialmente passibile di immediata condanna all’etichettatura per i più furbi, in luogo di argomentare con altrettante fonti a sostegno del tuo punto di vista, ma semmai replicassi ti chiedo semplicemente di esprimere una tua opinione netta precisa al riguardo piuttosto che il nulla che ho letto…
Pispax:
Se ne deduce altresì che Arthur James Balfour e Winston Churchill, giusto per citarne solo due, siano improvvisamente evaporati dalla storia. Poveretti.
Shm:
La dichiarazione Balfour fu illegittima, infatti:
- come avrebbe fatto l’Inghilterra a promettere l’insediamento di un focolare nazionale ebraico in Palestina non essendo ancora nella disponibilità del territorio, sapendo che la otterrà col trattato di Sevres del 1920, sostituito nel ’23, e che nel frattempo, soltanto nel 1922 otterrà ufficialmente il controllo sulla Palestina da parte della società delle Nazioni(Primo “libro bianco” di Winston Churchill)?
- qualora l’impegno inglese fosse reputato legittimo, in che modo la dichiarazione Balfour sostituirebbe gli accordi di Sykes-Picot in cui i inglesi governi francese e britannico concordano il, 6 maggio 1916, come primo punto essenziale “a riconoscere e proteggere uno Stato arabo indipendente o una confederazione di Stati arabi sotto la sovranità di un capo arabo”.
Anche se snobbassi il link a “civium libertas” sulla recensione del libro scritto da Alan Hart, dovresti considerare che un altro nome ebreo sottoscrive l’invalidità della “dichiarazione Balfour”:
[…]“La Dichiarazione di Balfour, (come divenne nota) era in parte una risposta alle richieste insistenti del Dr. Chaim Weizman, che era diventato il capo dell’Organizzazione Mondiale Sionista dopo la morte prematura del suo fondatore, Theodor Herzl. Il documento diceva:
“Il Governo di Sua Maestà vede con favore l’istituzione di una patria nazionale per il popolo Ebraico in Palestina e impiegherà ogni sforzo per il raggiungimento di tale obiettivo, a condizione che non si faccia niente che possa pregiudicare i diritti civili e religiosi delle comunità non-ebraiche in Palestina, o che possa pregiudicare per gli ebrei gli stessi diritti e lo stesso status politico che essi godono già negli altri Paesi.”
In quel periodo la Palestina era sotto il controllo della Turchia, e la Gran Bretagna non aveva alcun diritto di disporre della Palestina e farne concessione ad altri né in toto, né in parte.
(Nel 1957 un articolo pubblicato nella rivista giuridica ‘American Bar Association Journal’ da Sol Linowitz - che in seguito divenne consigliere e negoziatore per il Pres. Carter - concludeva che la cosiddetta Dichiarazione di Balfour era “legalmente impotente”)”[…]
E ancora:
[…]Venti anni dopo, nel 1939, dopo che i Britannici avevano represso con una schiacciante sconfitta la ribellione araba su vasta scala, e distrutto la leadership palestinese, la strategia politica di Balfour fu ripudiata da parte di una Commissione del parlamento britannico, i cui membri comprendevano il Lord Cancelliere, Vincent Caldecot. La Commissione indagava in merito alle promesse fatte agli Arabi, e il Lord Cancelliere si dichiarò inorridito per l’inganno dei Britannici scoperto da parte della Commissione, la quale in data 11 marzo 1939 rilasciò una dichiarazione unanime che diceva:
“Il Governo di Sua Maestà non aveva l’autorità di disporre della Palestina senza alcun riguardo per gli interessi e la volontà degli abitanti della Palestina.”[…]
http://civiumlibertas.blogspot.com/2010/02/alan-hart-lineamenti-di-storia-del.html
Certo è che, finché ci si limita a spulciare wikipedia(Riotta docet) e a non documentarsi su che cosa la critica alle proprie credenze proponga, non si può pretendere di etichettare con ragione e non-curanza le opinioni altrui pensando di far prevalere le proprie.
Che legittimità intercorre, secondo te, tra l’auspicare l’ottimizzazione commerciale di uno Stato terzo, in una determinata zona geografica e con l’insediamento di un’etnia specifica, da parte di un politico intraprendente come Palemrston e l’istituzione fraudolenta di uno Stato coloniale su quella zona geografica da parte di un gruppo estremista di minoranza, di un movimento riconducibile parzialmente a quell’etnia, che si è reso responsabile di una pulizia etnica?
Comunque:
- La prima ondata di ebrei arrivò in Palestina dalla Russia dopo il 1880, 40 anni dopo la proposta di lord Palmerston…
- La prima colonia sionista, Petah Tikva, risale al 1878.
Ma che centra comunque l’Exodus con il fatto poi che anche gli ebrei riconoscono che l’olocausto è stato strumentalizzato per l’ottenimento dell’emanazione d’Israele?
…sarà allora per questo che il sionismo non riuscì ad evitare che 160.000 soldati ebrei mezzosangue e per un-quarto combattessero nell’esercito nazista. In fin dei conti anche quelli erano parassiti… per i sionisti.
Comunque siamo d’accordo sul fatto che il “libro bianco” non venne rispettato dai sionisti… anche se è altrettanto vero che agli inglesi l’ufficiosa alleanza con le organizzazioni sioniste faceva sempre comodo, come fu nella prima guerra mondiale erano utili le agenzie ebraiche d’oltremare nel determinare il risultato del conflitto con l’entrata in guerra degli Stati Uniti)…
…certo, fin che si è indottrinati su wikipedia, si rifiuti di conoscere cosa dica la critica alle proprie credenze consolidate nell’inconsapevolezza circa fatti storici accaduti e incontrovertibili e quindi si è innamorati e arenati appassionatamente di una tesi è normale trovare difficoltà nel cambiare idea.
Comunque ti chiedo se puoi elencarmi una serie di fonti che tu reputi affidabili, in modo che anche io, come te, possa arrivare ad una visione… “più giusta della mia?” ed, eventualmente, oltre…
...
…Madonna mia!
Quando si “discute” con i “debunker” sembra che nessuno, che non la pensi come loro, abbia maturato le proprie convinzioni individualmente. Con te sembra la stessa cosa, soltanto che qui le conclusioni le fornirebbero quelli di VHO (ha un nome più terribile dell’HIV… AaARGH!!) dove tu ricopri la figura dell’intellettuale moderatore e conoscitore della (tua)verità…
Portassi almeno una fonte! Una! Che non sia wikipedia, che comunque citi raramente, dove si legge di tutto…
Evitassi almeno di tralasciare sottintesi tra le tue obiezioni ed esponessi chiaramente qual è il tuo punto di vista…
Come mai questa avversione verso il revisionismo storico?
Ma pensi che certi cenni storici li trovi nell’archivio del sito dell’AIPAC?
Temi che siano tutti politicizzati gli autori di VHO, altri siti o libri?
Che siano pericolosi perché fomentino in realtà il germe dell’anti-semitismo neo-nazista?
Quanta ritieni pericoloso il c.d. “anti-semitismo”?
E quante vittime ha causato l’anti-semitismo, diciamo, dal ’48 ad oggi?
Secondo te, per non incappare in questo pericolo di malvagie mistificazioni, quali potrebbero essere delle fonti attendibili e sicure? Potresti suggerirne una lista?
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